CINEMA: Cosa vedere in sala? Le novità in sala dal 4 aprile

venerdì 5 Aprile 2019
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

Novità nelle sale italiane da giovedì 4 aprile. Il Sir e la Commissione nazionale valutazione film Cei, nella rubrica settimanale dedicata al grande schermo, hanno evidenziato quattro film in primo piano: la commedia italiana educational contro il bullismo “Bene ma non Benissimo” di Francesco Mandelli; il francese di taglio multiculturale “Il viaggio di Yao” di Philippe Godeau con Omar Sy; il film fantastico per ragazzi di matrice britannica “Il ragazzo che diventerà Re” di Joe Cornish; e il docufilm “Butterfly” su sport e riscatto sulla giovane Irma Testa.

“Bene ma non Benissimo”
Dopo una carriera da conduttore televisivo, comico e attore (“Generazione 1000 euro”, “I soliti idioti”), Francesco Mandelli dirige “Bene ma non Benissimo”, commedia a tinte sociali sul mondo degli adolescenti. L’autore, attraverso la protagonista quindicenne, esplora dinamiche relazionali tra famiglia e amicizia ma anche problematiche quali l’esclusione e il bullismo negli adolescenti di oggi. “A orientarmi sulla scelta di questo argomento – spiega Mandelli – è stata la delicatezza della storia che ho trovato a tratti commovente. E, soprattutto, da quando ho una figlia ho cominciato ad avere più attenzione verso le tematiche legate ai ragazzi”. Scritto da Fabio Troiano, Vincenzo Terracciano e Laura Sabatino, il film racconta la vicenda di Candida (Francesca Giordano), una bambina siciliana che ha perso la mamma ed è costretta a trasferirsi con il papà a Torino; lì tutto è più complicato, dalla scuola alle amicizie. Non mancano poi episodi di derisioni o persino di bullismo. Il film però vira in positivo, sui toni della leggerezza, grazie al carattere esuberante della ragazza, che non smette di guardare all’orizzonte con fiducia, sbaragliando anche i suoi detrattori. Buono e convincente l’esordio alla regia di Mandelli, con un film che mette in primo piano l’importanza dell’amicizia tra i giovani, legame che può e deve essere il modo per risolvere tanti problemi. Presentato ad Alice nella Città, sezione per ragazzi della Festa del Cinema di Roma, il film dal punto di vista pastorale è consigliabile, problematico ed adatto per dibattiti.

“Il viaggio di Yao”
Omar Sy è ormai un attore di primo piano tra Europa e Stati Uniti. A lanciarlo sullo scenario internazionale è stato un piccolo grande film, “Quasi amici” del 2011, di Éric Toledano e Olivier Nakache. In questi anni è stato protagonista di “Jurassic World”, “Inferno” e “Famiglia all’improvviso” ed ora arriva nelle sale italiane con una commedia francese per un pubblico familiare, “Il viaggio di Yao” (“Yao”) di Philippe Godeau. La storia: Seydou Tall è un attore di origini senegalesi affermato in Francia e sull’onda del suo successo decide di ritornare nel suo Paese di origine, in Africa, dove si imbatte nel bambino Yao (Lionel Louis Basse). Il tredicenne si è avventurato da solo lungo il territorio africano pur di conoscere il suo mito cinematografico. Seydou si sente pertanto in debito verso di lui e decide di riaccompagnarlo a casa: è l’inizio di un road movie tra paesaggi suggestivi, incontri inattesi, ricerca di se stessi e possibilità di riscatto. Il regista Godeau realizza un’opera di validi propositi e buoni sentimenti; dal punto di vista formale non è sempre tutto perfetto, ma nel complesso l’opera ha una tenuta narrativa convincente. Dal punto di vista pastorale il film è consigliabile, problematico e per dibattiti.

“Il ragazzo che diventerà Re”
È inglese “Il ragazzo che diventerà Re”, scritto e diretto da Joe Cornish (già sceneggiatore di “Le avventure di Tintin” e “Ant-Man”), film avventuroso per ragazzi, giocato tra realtà e fantasy. Protagonista è Alex (Louis Ashbourne Serkis), dodicenne brillante ma spesso vittima di derisioni e vessazioni; la sua vita cambia quando entra in possesso della spada di re Artù, Excalibur. Effetti speciali e scene da brivido completano poi lo scenario del racconto, il percorso di un gruppo di amici in cerca di coraggio e condivisione.

“Butterfly”
Ha sorpreso molti alla scorsa edizione di Alice nella Città il docufilm “Butterfly” dei registi Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman sulla storia vera della campionessa di pugilato Irma Testa. La vicenda racconta Irma e l’ambito traguardo delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, divenendo la prima italiana in gara nella boxe; lo sguardo poi si allarga su delusioni, cadute e desiderio di riprendersi il futuro sempre sul ring. Un film che si muove tra spaccato esistenziale e valori dello sport, ascensore sociale che permette ai giovani di inseguire i propri sogni e cambiare verso alla vita. Il film è consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Articolo originale pubblicato su Agenzia SIR


Allegati

Bene ma non benissimo

Scheda Film

Forse ti interessa anche:

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV