Cosa vedere al cinema? Le novità in sala dal 14 novembre

giovedì 14 Novembre 2019
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

Le novità in sala da giovedì 14 novembre nella rubrica settimanale dell’Agenzia Sir e della Commissione nazionale valutazione film della CEI. Tra i titoli in uscita al cinema troviamo: il film inchiesta “The Report” di Scott Z. Burns con Adam Driver; l’adrenalinico “Le Mans 66. La grande sfida” di James Mangold con il duo Matt Damon e Christian Bale; la commedia italiana di e con Christian De Sica “Sono solo fantasmi”; e dal mondo delle piattaforme il dramma storico “The King” di David Michôd, presentato a Venezia 76.

“The Report”
Scott Z. Burns è uno sceneggiatore statunitense classe 1962. Tra i suoi lavori figurano “The Bourne Ultimatum” (2007) diretto da Paul Greengrass e soprattutto le opere nate da un duraturo sodalizio con Steven Soderbergh: “The Informant!” (2009), “Contagion” (2011), “Effetti collaterali” (2013) e “Panama Papers” (2019). Alla 14a Festa del Cinema di Roma ha presentato la sue seconda regia, “The Report”, un serrato film di inchiesta dai toni thriller sugli abusi compiuti dalla CIA post “11 settembre” nei campi di detenzione mediorientali, tra cui lo scandalo nella prigione di Abu Ghraib. La storia: Daniel Jones (Adam Driver) è un impiegato del Senato americano che viene incaricato dalla senatrice democratica Dianne Feinstein (Annette Bening) di guidare un team di indagine sulle presunte violazioni da parte della CIA nelle pratiche di interrogatorio, ridotti a casi di vere e proprie torture.
Non era per niente facile raccontare fatti reali senza perdersi in tecnicismi o divagazioni; Burns realizza invece un copione solido e ben calibrato, dosando dunque fonti di documentazione e regole da legal thriller. A imprimere, poi, forza al racconto sono le interpretazioni di Adam Driver e Annette Bening; in particolare Driver offre una prova di grande capacità, tenendo le emozioni sotto controllo, quasi tutte in sottrazione, ma lasciando comunque emergere nel suo personaggio tutto il fermento interiore, il senso di indignazione civile dinanzi ad atrocità commesse dal suo Paese. “The Report” – al cinema e a breve sulla piattaforma Prime Video –, dal punto di vista pastorale è da valutare come complesso, problematico e per dibattiti, con un’attenzione ai minori per le immagini delle torture.

“Le Mans 66. La grande sfida”
James Mangold (classe 1963) nel corso della sua carriera si è distinto per una regia solida e controllata, di gran mestiere. Tra i suoi film più noti ricordiamo “Ragazze interrotte” (1999), “Kate & Leopold” (2001), “Walk the Line” (2005) e gli spin-off della saga X-Men, “Wolverine” (2013) e “Logan” (2017). Con il suo ultimo film presentato al Festival di Toronto, “Le Mans 66. La grande sfida” (“Ford v Ferrari”), si propone come uno dei titoli forti della stagione verso i Golden Globe e l’Oscar. La storia (vera) racconta dell’incredibile impresa del tecnico Carroll Shelby (Matt Damon) e del pilota Ken Miles (Christian Bale), della scuderia Ford, per la conquista della corsa di Le Mans nel 1966. A detenere da tempo il primato è l’italianissima Ferrari con il patron Enzo (Remo Girone). Film giocato tutto sul mondo dei motori e competizione all’ultimo colpo, alternando racconto pubblico e privato dei protagonisti; un film avventuroso che si muove sul rettilineo di “Rush” (2013) firmato da Ron Howard. Per appassionati ma non solo.

“Sono solo Fantasmi”
Dall’Italia c’è la commedia di e con Christian De Sica “Sono Solo Fantasmi”, che vede come attori anche Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi. Lontano dal format del film di Natale, De Sica si mette in gioco con un film “horror”-brillante con inserti da commedia degli equivoci. La storia: tre fratellastri cinquantenni, Thomas (De Sica), Carlo (Buccirosso) e Ugo (Tognazzi), si ritrovano a sbarcare il lunario a Napoli con la professione di “acchiappafantasmi”. Approfittando della rinomata scaramanzia napoletana, i tre mettono in campo una serie di truffe. Non tutto però gira per il verso giusto… De Sica prova a uscire dal sentiero consolidato del cine-panettone per cimentarsi con un genere abbastanza inedito, dove a regalare grande fascino e trasporto è proprio la chimica tra i tre protagonisti. Un film che scorre fluido, persino troppo, con momenti di grande divertimento, segnato qua e là da qualche scivolata. Nel complesso, il prodotto si indirizza a un pubblico il più possibile vasto, rivelandosi dal punto di vista pastorale come consigliabile e brillante.

“The King”
“The King” di David Michôd, con Timothée Chalamet e Robert Pattinson, ci conduce direttamente al mondo delle piattaforme; il film infatti, dopo la presentazione alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, è già disponibile da inizio novembre sul catalogo Netflix. Michôd, insieme al connazionale Joel Edgerton, firma il copione di questo film storico, che ripercorre l’ascesa al trono del giovanissimo e riluttante Enrico V nell’Inghilterra del XV secolo. Se gli avvenimenti storici sono conosciuti, del tutto nuovo è il modo con cui il regista li ripropone: imprime infatti una forte carica di attualità spingendo il racconto sui temi della verità e della verifica dei fatti. Enrico V è tormentato perché si sente immerso in un ambiente abitato dalla menzogna e dalla corruzione; compie scelte avventate, perché incapace di ascoltare e andare alla radice dei problemi. Il film umilia le ragioni belligeranti, lasciandole apparire flebili e segnate da egoismi. Lo stile della narrazione è scorrevole, avvalendosi inoltre di immagini di grande fascino. Dal punto di vista pastorale, il film è complesso, problematico e per dibattiti.

Articolo disponibile su Agenzia SIR


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