Cosa vedere in sala? Le novità tra 25 aprile e 1° maggio

lunedì 29 Aprile 2019
Un articolo di: Massimo Giraldi, Sergio Perugini

In un clima di festa, tra 25 aprile e 1° maggio, il cinema diventa spazio di evasione e condivisione. Non sono molti i titoli in uscita, ma certamente di forte richiamo. Ecco la selezione di film nella rubrica di cinema del Sir e della Commissione nazionale valutazione film Cei: l’action fantasy con cast all star “Avengers: Endgame” targato Marvel; il biopic poetico “Stanlio & Ollio” sui due famosi comici americani tra muto e sono; il western atipico del francese Jacques Audiard “I fratelli Sisters”.

“Avengers: Endgame”
Quarto e ultimo capitolo della saga “Avengers”, nonché 22° titolo dell’universo cinematografico Marvel, è “Avengers: Endgame” firmato dai fratelli Anthony e Joe Russo, già capofila del riuscitissimo “Avengers: Infinity War” che nel 2018 ha totalizzato a livello globale un incasso di 2miliardi di dollari. I titoli del ciclo “Avengers”, che radunano i vari supereroi conosciuti nei fumetti e nei film della Marvel, in generale hanno ottenuto tutti un grande seguito, posizionandosi al 4°, 6° e 8° posto della classifica dei migliori incassi di sempre nella storia del cinema. Dunque le attese solo forti e pressanti per questo nuovo capitolo. Vediamo di fornire qualche elemento in più. “Avengers: Endgame” si apre con il ritrovarsi dei supereroi sopravvissuti alla pesante sconfitta impressa dal malvagio Thanos, che ha sterminato metà della popolazione mondiale. Ammaccati e disorientati, questi eroi provano a ricostituire la squadra di oppositori al male incombente. Il film da un lato racconta quindi il percorso di ripresa e riscatto, dall’altro dedica ampio spazio alla battaglia, avvincente, spettacolare e non scontata. Nel complesso il film si conferma un prodotto superiore alla media dei film tratti dagli eroi Marvel (e non solo): c’è azione sì, ma anche un lavoro sulla psicologia dei personaggi, tra responsabilità e paure, la riflessione sui temi del momento come la pace e l’incertezza del domani. Attori tutti in parte, tra i quali si staglia con intensità Robert Downey Jr. Un gran film adatto a giovani e famiglie. Dal punto di vista pastorale è consigliabile e problematico.

“Stanlio & Ollio”
È stato uno dei titoli più applauditi alla scorsa Festa del Cinema di Roma. Parliamo di “Stanlio & Ollio”, biopic sui comici statunitensi Stan Laurel e Oliver Hardy che hanno dominato la scena del cinema muto e sonoro tra gli anni ’20 e ’50. Diretto dal regista Jon S. Baird, il film è interpretato con efficacia da Steve Coogan e John C. Reilly. È il racconto degli ultimi anni di carriera del duo artistico, in particolare durante il loro ultimo tour teatrale in Inghilterra, nonostante il peso degli anni. Un film visto attraverso una grande gamma di emozioni, divertenti e poetiche, che mettono in luce quanto la vera comicità sia sempre il termometro dei caratteri delle persone. Stanlio e Ollio hanno dimostrato di essere prima che comici uomini, con paure e sentimenti fortemente realistici, dando sempre grande spazio alla loro amicizia e sodalizio artistico. Con loro il teatro coincide con la vita in tutte le sue forme e manifestazioni. Coogan e Reilly offrono una performance di strepitosa aderenza e bravura, entrando nei personaggi con incredibile somiglianza fisica e gestuale. La struttura narrativa è lineare e tocca le corde alte della poesia e dell’incanto proprio grazie ai due interpreti. Commovente. Dal punto di vista pastorale è consigliabile, brillante e per dibattiti.

“I fratelli Sister”
Chiudiamo con un western, “I fratelli Sister”, girato da un regista francese ormai di culto, Jacques Audiard (autore di “Il profeta”, “Un sapore di ruggine e ossa” e “Dheepan”), al suo esordio nell’industria hollywoodiana. Con questo film Audiard ha ottenuto alla 75a Mostra del Cinema di Venezia il Leone d’argento per la miglior regia. È la storia dei fratelli Eli e Charlie Sisters – i due bravissimi e sorprendenti John C. Reilly e Joaquin Phoenix – negli Stati Uniti di metà Ottocento. I due fratelli sono cacciatori di taglie al seguito di un giovane cercatore d’oro; il film si snoda lungo un viaggio dall’Oregon alla California, tra sparatorie e cavalcate, ma anche confidenze e riflessioni sulla vita. Un mondo che sta cambiando, si sta aprendo alla modernità, e che i due protagonisti faticano a leggere. Audiard offre una grande prova di regia, cogliendo lo spirito dell’America del vecchio West, ma anche il suo ineluttabile cambiamento. Il film pertanto ha un impianto apparentemente da western classico, trasformandosi progressivamente nella parabola dell’evoluzione di un uomo, Eli, che stanco di tanta violenza sogna una vita diversa, tranquilla; in lui si fa largo il desiderio di riscatto, la disperata voglia di valorizzare quella porzione di vita che resta. E fa di tutto per salvare anche il fratello riluttante, Charlie, più contaminato nell’animo. Segnato da sparatorie e molta violenza, il film è complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Articolo originale pubblicato su Agenzia SIR


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Stanlio & Ollio

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