DENTRO LA TV: Alberto Angela, divulgatore rock!

Seconda edizione di “Ulisse” in prime time il sabato sera su Rai Uno con ascolti solidi e vincenti. Alberto Angela mette a segno un altro traguardo

domenica 20 Ottobre 2019
Un articolo di: Sergio Perugini

Cultura Show. In pochi scommettevano su un risultato vincente per la seconda edizione di “Ulisse. Il piacere della scoperta”, di e con Alberto Angela, in prime time su Rai Uno il sabato sera. Nel 2018 l’esperimento è stato sorprendente, forse per l’azzardo della programmazione, chiamato a scontrarsi con varietà, live show e film. Quest’anno “Ulisse” (da sabato 21 settembre su Rai Uno, per quattro prime serate) stupisce ancora di più, perché gli ascolti sono solidi, granitici, persino migliori. In particolare con le puntate “Leonardo genio universale” (28 settembre) e “Maria Antonietta. Ultimo sogno a Versailles” (5 ottobre) la trasmissione ha oscillato intorno al 20% di share, con quasi 4milioni di spettatori, staccando (seppur di poco) per due volte l’inossidabile regina del sabato Maria De Filippi (“Amici Celebrities”). Tempo fa negli ambienti della politica c’era chi sosteneva che con la cultura non si ottenesse molto (“con la cultura non si mangia”)… La scommessa “controcorrente” della Rai dimostra il contrario. E piace, tanto, quando la Rai si ricorda bene della sua missione di servizio pubblico.
Alberto superstar. È assolutamente rock Alberto Angela, un divulgatore serio e preparato che ha schiere di fan e follower come una star della musica o del cinema. Alberto, raccogliendo con responsabilità e rispetto, l’eredità culturale di papà Piero – di fatto sempre energicamente in onda con i suoi 90 anni – ha trovato un suo percorso e una sua chiara identità televisiva, sbocciando prima su Rai Tre e ora in maniera stellare su Rai Uno. È riuscito a ricentrare la cultura in prima sera, senza farla apparire però soporifera o didascalica.
Pros&Cons. L’ago della bilancia tra “Pro e Contro” è sbilanciato ovviamente in positivo. Si faticano a trovare punti deboli al programma “Ulisse”: è un grande show culturale capace di appassionare per la bellezza delle immagine, il ritmo narrativo sempre sostenuto e calibrato, con un uso sapiente di inserti docufiction e testimonianze (Gigi Proietti, Roberto Benigni, la cantante Giorgia).
Punto di forza del programma rimane sempre Alberto Angela, capace di traghettare il pubblico tutto, più o meno preparato, in un viaggio emozionale per la mente e il cuore. Come papà Piero, Alberto scioglie i nodi della Storia o la complessità della scienza in maniera semplice e accessibile, alla portata di tutti, ma mai banale; con rigore, passione e un guizzo di ironia compone dei quadri visivi brillanti e coinvolgenti. Un punto debole? Forse per reggere la prima serata, nell’accesa contesa del sabato, i tempi di “Ulisse” si dilatano troppo, risultando alla fine un po’ dispersivi per lo spettatore. Sia chiaro, la narrazione però non perde mai ritmo o dinamicità. Applausi dunque per “Ulisse”, ad Alberto Angela… Sperando in una Rai sempre più (culturalmente) coraggiosa.

Articolo disponibile anche su Agenzia SIR


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