A BIGGER SPLASH

Valutazione
Futile, scabrosità
Tematica
Amicizia, Cinema nel cinema, Famiglia - genitori figli, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Luca Guadagnino
Durata
125'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti
Titolo Originale
A bigger splash
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
David Kajganich (remake del film "La piscina" di Jacques Deray Jean Emmanuel Comil
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Walter Fasano

Orig.: Francia/Gran Bretagna/Stati Uniti(2015) - Sogg.: Jean Emmanuel Comil (1969) - Scenegg.: David Kajganich (remake del film "La piscina" di Jacques Deray (1969) - Fotogr.(Scope/a colori): Yorick Le Saux - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Walter Fasano - Dur.: 125' - Produz.: Michael Costigan, Luca Guadagnino per Frenesy Film in associazione con COTA Film - 72^ MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2015, IN CONCORSO, PREMIO SOUNDTRACK STARS, PREMIO BEST INNOVATIVE BUDGET.

Interpreti e ruoli

Ralph Fiennes (Harry Hawkes), Tilda Swinton (Marianne Lane), Matthias Schoenaerts (Paul De Smedt), Dakota Johnson (Penelope Lanier), Aurore Clement (Mireille), Lily McMenamy (Sylvie), Elena Bucci (Clara), Corrado Guzzanti (maresciallo carabinieri)

Soggetto

Per molti anni una leggenda della musica Rock, Marianne Lane è ora in vacanza sull'isola di Lampedusa con il compagno Paul. Senza preavviso e puntando tutto sulla sorpresa, arriva Harry, produttore discografico estroverso, dinamico e ex di Marianne. Con lui la figlia Penelope, giovane, bella e pronta a tutto. I quattro passano le vacanze tra divertimenti e provocazioni, fino a quando qualcuno non tira troppo la corda...

Valutazione Pastorale

Luca Guadagnino dice che è stata la produzione (Studio Canal)a chiedergli di dirigere un rifacimento de "La piscina", diretto nel 1969 da Jacques Deray con Romy Schneider e Alain Delon. Forse l'etichetta "thriller" è l'unico appiglio per dire che i due titoli sono vicini. E poi anche qui ci sarebbe da eccepire, solo restando alle caratteristiche che connotano questo 'genere': suspence, inganno, sorpresa nel primo; insistito ricorso alle ripetizioni e ai luoghi comuni nel secondo con frequente e plateale sforamento nell'erotismo artificioso. Altro da aggiungere non sembra opportuno, di fronte ad un copione che caracolla come ubriaco nel terreno accidentato del pretestuoso, che si attacca ad ogni pretesto per spinge a fondo sul pedale della gelosia, della ritorsione, della vendetta, rendendo evanescente ogni accenno di racconto. La materia della facile conquista, della seduzione insistita, dello scambio di coppia si muove accendendo fuochi di ben poca efficacia. Il tutto intorno al paesaggio incantevole dell'isola e alle mille opere di seduzione che genera. Immagini però che restano inerti e piatte, quasi solo finalizzate e diventare cartolina, immagine patinata e stucchevole. La generale vacuità dell'operazione resta dominante e senza molte motivazioni. Al borsino del cinema che prova a rinnovarsi, Guadagnino perde non pochi colpi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e segnato da scabrosità.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare con molta attenzione in programmazione ordinaria, in particolare con riferimento a minori e famiglie. Il taglio troppo scoperto in direzione edonistico-seduttiva suggerisce comunque prudenza nella proposta.

Le altre valutazioni

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