ABAT-JOUR

Valutazione
Inaccettabile, Avvilente
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Lawrence Webber
Durata
71'
Anno di uscita
1988
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
ABAT-JOUR
Distribuzione
Cometa Film '87
Soggetto e Sceneggiatura
Lorenzo Onorati
Musiche
Jan Horus
Montaggio
Luigi Gorini

Sogg. e Scenegg.: Lorenzo Onorati - Fotogr.: (panoramica/a colori) Pasqualino Fanetti - Mus.: Jan Horus - Montagg.: Luigi Gorini - Dur.: 71' - Produz.: Ely Cinematografia - Vietato ai minori degli anni diciotto

Interpreti e ruoli

Ramba (Camilla), Gian Luigi Ghione (Antonio), Aldo Brell (Baby), Baby Pozzi, Money Money, Filly Copin, Dalila Duse, Lory

Soggetto

in una imprecisata cittadina della provincia veneta giunge nella vecchia casa patronale la contessina Camilla, una affascinante ragazza che sconvolge con la sua presenza ambigua la tranquilla vita del luogo. Le sue prime vittime sono l'attuale proprietario della casa, l'attempato Antonio, già innamorato della contessa madre di Camilla che per lui si suicidò e al quale cedette tutti i suoi averi; la di lui figlia Eliana legata ai factotum dell'azienda. Gianni, che per lei non mostra molta attrazione; ed infine la cameriera Carla che è subito gelosa della nuova venuta in quanto le aliena immediatamente le simpatie del padrone. Camilla è giunta nel paese con un piano ben preciso: vuole conquistare Antonio, farsi sposare e ridiventare padrona di tutto. Ci riuscirà senza ostacoli ma niente le impedisce di infatuarsi di Gianni e dell'autista i quali non sono certo insensibili al suo fascino. Comunque, d'accordo con Antonio, fa sposare Eliana con Gianni, anche se quel matrimonio è destinato ad essere in crisi perenne. Camilla inoltre aiuta anche Lilly, sua ex compagna di liceo, che lavora come spoglierellista in un locale malfamato della zona: la ragazza, che ha una relazione particolare con la padrona del club, minaccia di perdere la sua posizione privilegiata per colpa di Baby una ragazza che pur di emergere è disposta a tutto. Ma Camilla aggiusta ogni cosa; infatti sfratta i padroni dal locale che passa così nelle mani di Lilly la quale ne diventa la nuova proprietaria incontrastata regina delle notti folli.

Valutazione Pastorale

è senz'altro uno dei peggiori film con una trama illogica al massimo: la recitazione è a dir poco patetica e risibile. È solo un indegno ed ignobile pretesto per esibizioni di spudorate e ripetitive effusioni amorose in varie situazioni. Si rileva che il risultato non è affatto morboso, erotico o licenzioso: è soltanto un prodotto decisamente insulso e sudicio. Ci sono esclusivamente sequenze sguaiate, avvilenti e sgradevoli che suscitano nausea e fastidio.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV