AFTER EARTH

Valutazione
Futile, Semplice
Tematica
Adolescenza, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Fantascienza
Genere
Fantastico/Azione
Regia
M.Night Shyamalan
Durata
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
After Earth
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Gary Whitta, M. Night Shyamalan Will Smith
Musiche
James Newton Howard
Montaggio
Steven Rosenblum

Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: Will Smith - Scenegg.: Gary Whitta, M. Night Shyamalan - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Suschitzky - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: Steven Rosenblum - Produz.: Caleeb Pinkett, Jada Pinkett Smith & Will Smith, James Lassiter, M.Night Shyamalan.

Interpreti e ruoli

Jaden Smith (Kitai Raige), Will Smith (Cypher Raige), Sophie Okonedo (Faia Raige), Zoe Kravitz . (Senshi Raige), Glenn Morshower (comandante Velan), Kristofer Hiviu (capo sicurezza), Diego Klattenhoff (ranger veterano), Monika Jolly . (ranger)

Soggetto

In un lontano futuro, dopo all'indomani di un evento catastrofico che ha costretto l'umanità ad abbandonare la Terra e a trovare un nuovo luogo abitabile. Sul pianeta Nova Prime, il giovane Kitai Raige affronta l'esame per entrare nello United Ranger Corps. Intenzionato a riscattarsi, quando il padre Cypher, tornato da una lunga missione, decide di portarlo con sè in viaggio, il giovane sa che non può rifiutarsi. Durante il tragitto, la navicella precipita, si rende necessario un atterraggio di fortuna proprio sulla Terra, e ora, con Cypher immobile perchè infortunato, tutta la responsabilità ricade su Kitai. Che deve sventare la minaccia di una cretura aliena, prima di salvare la navicella, e tornare a prendersi i complimenti del padre.

Valutazione Pastorale

Fantascienza, fantasy, avventura: ma tutto in piccolo, sottotono, quasi controvoglia. Questo prodotto girato da Will Smith in famiglia e dintorni ottimizza forse spese e sprechi ma resta attaccato al palo di uno sprint che non si decide mai a cominciare. Tutti sulla stessa linea, ossia la linea piatta di un'azione che non decolla, di una emozione che latita, di un signficato che non si intuisce. Storia soporifera, dentro la quale annaspa in modo inatteso la regia di M. Night Shyamalan, ormai lontano erede di se stesso, ossia di titoli quali "Il sesto senso", L'ispirazione non corre a gettone, e talvota èbene fermarsi a riflettere un po'. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e del tutto semplice sul piano narrativo.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta di piccolo spettacolo di ordinaria amministrazione.

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