ALEXANDRA’S PROJECT

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Matrimonio - coppia, Nuove tecnologie
Genere
Drammatico
Regia
Rolf De Heer
Durata
103'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Australia
Distribuzione
Fandango
Musiche
Graham Tardif
Montaggio
Tania Nehme

Orig.: Australia (2002) - Sogg. e scenegg.: Rolf de Heer - Fotogr.(Scope/a colori): Ian Jones - Mus.: Graham Tardif - Montagg.: Tania Nehme - Dur.: 103' - Produz.: Julie Ryan, Domenico Procacci, Rolf de Heer - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.

Interpreti e ruoli

Gary Sweet (Steve), Helen Buday (Alexandra), Bogdan Koca (Bill), Samantha Knigge (Emma), Jack Christie (Sam), Eileen Darley . (Christine)

Soggetto

Nel quartiere residenziale di una città australiana, Steve riceve gli auguri di buon compleanno dai due figli Emma e Sam e dalla moglie Alexandra. Quindi si prepara e arriva in ufficio dove dapprima i colleghi a loro volta lo festeggiano poi la direzione lo convoca per annunciargli una promozione. Quando a sera torna a casa tutto euforico, Steve ha una brutta sorpresa: l'appartamento è vuoto, la porta per uscire non è apribile dall'interno e davanti a lui c'é un VHS con su scritto 'guardami'. Inserita la videocassetta nel televisore, appare la moglie che comincia un lungo monologo. Alexandra rivela di non essere disposta a sopportare oltre il modo prepotente e prevaricante con cui Steve gestisce il loro rapporto di coppia, soprattutto per quanto attiene ai rapporti sessuali da lui messi in atto senza il minimo rispetto per le attese e le richieste di lei. Poi comincia a spogliarsi e fa mostra del proprio corpo in varie situazioni (accenna anche ad un piercing) finquando si rivela la presenza di un altro uomo che ha un rapporto con la donna prima che lei decida di interrompere e di andare via. Incredulo e sconvolto, Steve in certi momenti ferma il nastro, riprende fiato, non vorrebbe andare avanti, ma poi si accorge che le immagini non sono registrate ma vengono in diretta da una stanza vicina. Entra allora nella casa di Bill, il vicino che compariva nella cassetta. Bill lo costringe a fermarsi, poi chiama la polizia, denunciando l'intromissione in casa di un ladro.

Valutazione Pastorale

Rolf de Heer è abituato a cambiare registri e a fare scelte estreme e rischiose. Dopo "The Tracker", un road-movie abitato da grandi spazi e nobili intenzioni, eccolo chiudersi claustrofobicamente in un appartamento senza luce e qui restare per oltre 100' seguendo un gioco al massacro tra due persone a confronto non diretto ma attraverso un televisore. Marito e moglie: lei trova finalmente il coraggio per rinfacciargli quella sorta di stupro coniugale ripetuto per anni, una vita sessuale vissuta in modo succube da parte di lei, al limite dell'abuso e del plagio, reso più stringente dal ricatto socio-economico relativo alla gestione della famiglia. Il tema dunque è quello della violenza all'interno della coppia svolto attraverso l'espediente della videocassetta. Tutto poteva risultare di interesse ma tutto si annulla difronte agli eccessi narrativi e visivi che ancora una volta prendono la mano a de Heer e lo portano sulla strada dell'incongruenza, dell'esagerazione, della provocazione che alla lunga tale non è per essere solo artificio, compiacimento, pruriginosa occasione che scade nella banalità del 'già visto'. Difficile dunque tirare fuori qualche spunto da questa tragedia moderna descritta con troppa insistenza in un film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come inaccettabile e decisamente negativo.

Utilizzazione

Ricordando il divieto ai minori di 18 anni, va detto che l'utilizzazione é da evitare in programmazione ordinaria e appare molto delicata e poco consigliabile anche in altre situazioni. Molta attenzione è inoltre da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di utilizzo casalingo di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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