ARTHUR E IL POPOLO DEI MINIMEI

Valutazione
Raccomandabile, poetico ***
Tematica
Adolescenza, Avventura, Famiglia, Film per ragazzi, Letteratura
Genere
Fantastico
Regia
Luc Besson
Durata
102'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Arthur et les Minimoys
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Luc Besson, Celine Garcia Luc Besson, Celine Garcia basato sull'universo di Patrice Garcia
Musiche
Eric Serra

Orig.: Francia (2006) - Sogg.: Luc Besson, Celine Garcia basato sull'universo di Patrice Garcia - Scenegg.: Luc Besson, Celine Garcia - Fotogr.(Scope/a colori): Thierry Arbogast - Mus.: Eric Serra - Dur.: 102' - Produz.: Luc Besson, Emmanuel Prevost.

Interpreti e ruoli

Mia Farrow (nonna di Arthur), Freddie Highmore (Arthur), Ron Crawford (Archibald), Penny Balfour (madre di Arthur), Doug Rand (padre di Arthur), Adam Lefevre (Davido)

Soggetto

Non ci sono più soldi e la nonna sta per essere sfrattata dalla sua bella casa di campagna. Il piccolo Arthur, che vive con lei, (i genitori gli augurano buon compleanno per telefono) decide di mettersi alla ricerca del tesoro che il nonno ha nascosto in qualche parte nel giardino. Così viene inghiottito dalla terra e entra nel territorio dei Minimei, un popolo insidiato dal malvagio Maltasar. Arthur conosce Selenia, figlia del re dei Minimei, e con lei si mette al servizio della causa in corso. Innumerevoli peripezie attendono il piccolo e i suoi nuovi amici, prima che Selenia capisca che é necessario per lei infilare di nuovo nella roccia la spada regale tolta all'inizio come simbolo di potere. Ritrovato il nonno Archibald, lui e Arthur tronano sulla Terra, pagano i creditori, e festeggiano. Arthur e Selenia, per dirsi il loro amore, dovranno aspettare ancora due lune.

Valutazione Pastorale

Sono usciti prima i libri, e poi questa 'piccola saga' di Arthur é stata trasportata al cinema dallo stesso Luc Besson. Operazione mista: attori in carne e ossa nella parte 'realistica', animazione in 3D in quella 'sotterranea', ossia il popolo dei Minimei. La favola è di grande respiro. Il gioco della doppia dimensione, tra sogno e realtà, è il preferito dal regista francese, un terreno dove trovano libero sfogo scorribande narrative, libere costruzioni ambientali, sfolgoranti ventagli cromatici. Sottili sfumature oniriche punteggiano il racconto, che scopertamente ripercorre il sentiero della fiaba tradizionale, senza stravolgimenti, se non quello dell'uso abbondante delle nuove tecnologie. Ed è qui il punto forte di equilibrio. Il vecchio schema della favola e le nuove frontiere della visione al computer si incontrano e si amalgamano al servizio della fantasia, dell'armonia, della bellezza. Qualche sentimentalismo non inficia la freschezza dell'insieme, la 'credibilità' di un racconto che Besson conduce con la consueta mano ferma di chi crede alla semplicità di un sogno, alla possibilità di cambiare il mondo con un sorriso. Un'utopia che si spera possa vivere ancora a lungo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come raccomandabile, e senz'altro poetico. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da riproporre in molte occasioni per bambini e ragazzi.

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