ARTICOLO 99

Valutazione
Accettabile-riserve, Crudezze
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
Howard Deutch
Durata
99'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
ARTICOLO 99
Distribuzione
C.D.I.
Soggetto e Sceneggiatura
Ron Cutler
Musiche
Danny Eleman
Montaggio
Richard Halsey

Sogg. e Scenegg.: Ron Cutler - Fotogr.: (normale/a colori) Richard Bowen - Mus.: Danny Eleman - Montagg.: Richard Halsey - Dur.: 99' - Produz.: Michael Gruskoff, Michael L. Levy

Interpreti e ruoli

Ray Liotta (Richard Sturgess), Kiefer Sutherland (Peter Morgan), Forest Whitaker (Sid Handleman), John Mahoney (Henry Dreyfoss), Lea Thompson (Robin Van Dorn), John C.Mc Ginley (Rudy Bodrick), Keith David (Luther Jerome), Noble Willingham, Julie Bovasso., Jeffrey Tambor, Troy Evans, Leo Burmester, Eli Wallach

Soggetto

ai sensi di un articolo della legge statunitense, i reduci e veterani di guerra non possono avere l'assistenza sanitaria se non per "causa di servizio" che è un requisito essenziale. Lo apprende un giovane medico il dottor Peter Morgan destinato a lavorare in un Centro ospedaliero per ex-combattenti, dove regna ed impera la burocrazia. È contro questa, è contro pastette, pressioni, sprechi e soprusi che lotta un gruppo di giovani sanitari generosi capeggiati dal dottor Richard Sturgess, in perenne contrasto con provocazioni, osteggiamenti e rifiuti, perfino di mezzi e medicinali. Il loro problema è curare la gente, prescrivere analisi, operare e trovare i mezzi in parola per assicurare le proprie funzioni. Per cui, alla brava, l'animoso Sturgess, alleatosi con due colleghi, fa saltar fuori strumenti e prodotti farmaceutici, che la Direzione ha occultato perfino nelle cellette della morgue. Il regolamento ed il carrierismo, soprattutto dell'antipatico direttore sanitario Henry Dreyfoss, sono altrettanti incubi. Morgan entra presto a far parte dei guerriglieri, malgrado il palese ostruzionismo di infermiere-virago (tranne una, un po' gelida, che alla fine andrà d'accordo con lui). In una sarabanda quotidiana, malati e morenti vengono dirottati in parcheggio in un reparto dopo l'altro, tanto più ora che il Governo di Washington ha deciso drastici tagli di fondi. Poi, quando un vecchio reduce Sam Abrahams cui non restano che il proprio spiritaccio e una medaglia al valore muore, scoppia nel Centro la rivolta con intervento della Polizia, peraltro incompetente per giurisdizione, chiamata da Dreyfoss e arrivo in loco di un superispettore governativo, mentre dentro i dottori operano Pat Travis, un malato grave, e da fuori si toglie la corrente, per cui il generatore e l'abnegazione di Sturgess e compagni salvano il disgraziato cardiopatico. Indi smacco pubblico per il direttore, che già da tempo era passato dalle sospensioni alle minacce di denuncia e arresti. I giovani medici ce l'hanno fatta e gli uomini della Corea, del Vietnam e del Golfo, schierati davanti al Centro, si sono rivelati uniti e combattivi come una volta. Ma già è arrivato il nuovo direttore sanitario e, stando al suo prograrruna operativo, su metodi amministrativi più ragionevoli ed umani nei riguardi di medici ed assistiti a quanto pare vi è ben poco da sperare.

Valutazione Pastorale

malgrado gli aspetti penosi e odiosi della vicenda, il film punta sul paradossale ed il grottesco. Più che drammatico e in qualche punto patetico (la morte del vecchio decorato, magistralmente interpretato da Eli Wallach), è un lavoro provocatorio, che si affida molto a toni spesso farseschi, nell'incessante balletto di carrozzelle e barelle in corse folli e parcheggiamenti di malati nei più incongrui reparti. La volontà di denuncia, che è palpabile, è però sbagliata da un "the end" amaro e pessimista: per generoso che sia l'impegno personale e professionale di molti medici, pronti anche a rapinare strumentazione e medicinali, la lotta contro la burocrazia, i suoi metodi arroganti e occhiuti, i pasticci e la corruzione è destinata a urtare contro un muro indistruttibile.

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