ASSOLO

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti
Tematica
Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Libertà, Matrimonio - coppia, Morte, Psicologia
Genere
Commedia
Regia
Laura Morante (collab.: Daniele Costantini)
Durata
97'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Warner Bros Pictures
Musiche
Nicola Piovani
Montaggio
Esmeralda Calabria

Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Laura Morante, Daniele Costantini - Fotogr.(Scope/a colori): Fabio Zamarion - Mus.: Nicola Piovani - Montagg.: Esmeralda Calabria - Dur.: 97' - Produz.: Luigi Musini, Olivia Musini e Renato Ragosta per Cinemaundici e Elafilm.

Interpreti e ruoli

Laura Morante (Flavia), Piera Degli Esposti (dott.ssa Grunewald), Francesco Pannofino (Gerardo), Lambert Wilson (Michele), Marco Giallini (Mauro), Donatella Finocchiaro (Evelina), Angela Finocchiaro (Valeria), Antonello Fassari (istruttore di guida), Gigio Alberti (Willi), Emanuela Grimalda (Giusi), Carolina Crescentini (Ilaria), Eugenia Costantini (Giovanna), Edoardo Pesce (istruttore di guida anni '90), Giovanni Anzaldo (Nicola), Filippo Tirabassi . (figlio di Gerardo), Filippo Tirabassi . (Stefano, figlio di Willi)

Soggetto

Dopo due matrimoni, due figli e una burrascosa relazione con un uomo sposato, Flavia decide di fare i conti con una vita da single. Sola certo ma non del tutto, perché in realtà si affida alla sua psicanalista, donna matura ed esperta che l'aiuta a leggere gli avvenimenti. Intorno il gruppo dei 'suoi' personaggi entra ed esce dalla sua quotidianità, tra domande, e punti interrogativi. Difficile muoversi nella zona imperscrutabile del rapporto realtà/finzione...

Valutazione Pastorale

Fatto il salto nella regia nel 2012 con "Ciliegine", romantica vicenda di amori e disamori, Laura Morante ci riprova e fa un inevitabile passo avanti, legato al trascorrere degli anni e della propria esperienza professionale. Se il film comincia con il funerale della protagonista e prosegue saltando con allegra commistione di emozioni da attimi di gioia a fasi di sconforto è perché Flavia non è una donna come le altre. E' che la misura delle giuste scelte risulta sempre difficile da ipotizzare, e l'obiettivo della indipendenza tocca più utopie che punti concreti. Insomma 'Assolo' è un titolo che risulta quanto mai azzeccato. Flavia è sola all'inizio da finta morta, lo è quando la psicanalista la esorta a uscire dalla porta dell'analisi, lo è quando l'istruttore di guida invano cerca di invitarla a fare con serenità l'esame. Andando avanti, l'identità tra Flavia e Laura corre lungo una linea di incontro quasi naturale. Il copione così si snoda su respiri autoreferenziali che passano da boccate a polmoni pieni a rantoli di breve durata. Così la storia si riempie di nomi/personaggi/altri attori/attrici in un cerchio che vorrebbe essere corale ma dentro il quale è sempre lei, Laura/Flavia a muovere le pedine. C’è un mondo confuso e irrisolto in questa opera seconda della Morante, una voglia di tranquillità che fin dall'inizio è legata alla fine (il funerale). Regia ambiziosa e leggera, generosa e sbilanciata, spia di una voglia di fare cinema di commedia, ironico e suggestivo, scavalcando problemi e insidie autoriali. Accanto e intorno alla Morante, i tanti attori stanno al gioco: lei vorrebbe trattarli come i clown sulla passerella finale del felliniano Otto e mezzo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, come proposta di commedia italiana che corre sul filo del rapporto, talvolta confuso, tra leggerezza e tentazioni di serietà. Temi importanti e voglia di sorridere: un incontro non sempre risolvibile. Temi centrale: la donna e il proprio universo generazionale.

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