ATTENTI AL LADRO *

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Michael Lindsay- Hogg
Durata
102'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
THE OBJECT OF BEAUTY
Distribuzione
Academy Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Lindsay
Musiche
Trevor Jones
Montaggio
Ruth Foster

Sogg. e Scenegg.: Michael Lindsay-Hogg - Fotogr.: (panoramica/a colori) David Watkin - Mus.: Trevor Jones - Montagg.: Ruth Foster - Dur.: 102' - Produz.: John S. Denny

Interpreti e ruoli

John Malkovich (Jake Bartholomev), Andie Mac Dowell (Tim), Joss Ackland (Mercer), Peter Riegert (Larry), Lolita Davidovich (John), Rudi Davies (Jenny), Bill Paterson (Victor Swayle), Jack Shepherd (Slaughter)

Soggetto

il brillante Jake Bartholomev vive a Londra con la bella Tina (separata dal marito Larry), in un lussuoso hotel come fosse ricchissimo, mentre i suoi affari vanno male essendo bloccata per uno sciopero, una grossa partita di cacao, nella quale ha investito tutto. Perciò le sue carte di credito vengono respinte, nessuno vuol prestargli denaro, e Mercer, direttore dell'albergo, nel quale la coppia occupa una suite, sollecita insistentemente il pagamento. Per questo Jake chiede inutilmente a Tina di vendere una statuetta di bronzo, opera di Henry Moore, che ha molto valore e che le è stata donata a suo tempo dal marito. Intanto Mercer ha dovuto assumere come cameriera una giovane sordomuta, Jenny, che si incanta davanti alla scultura, oggetto di pura bellezza. Improvvisamente la statuetta scompare: Jake e Tina litigano, sospettandosi a vicenda, e denunciano il furto alla direzione, accorre il vicedirettore, Victor Swayle, che prega i clienti di non avvertire per ora la polizia, accantonando in cambio la questione del conto. La scultura è stata rubata da Jenny, che ne è affascinata, e l'ha nascosta nel modestissimo alloggio, in cui vive col giovane fratello Steve, che è un ladruncolo. Intanto l'assicuratore Slaughter, che interroga Tina e Jake, apprende che i due non sono sposati, e che lei non ha divorziato da Larry. Dopo che Swayle ha perquisito invano l'alloggio di Jenny, Steve, all'insaputa della sorella, cerca di vendere la statuetta ad un ricettatore, che la rifiuta, perché non ne capisce il valore, e il ragazzo, deluso, finisce con l'abbandonarla in ma discarica ma in seguito aiuta Jenny a ritrovarla, perché è disperata per la sua scomparsa. Una promessa di ricompensa, apparsa sul giornale, per chi riporterà la scultura desta la cupidigia del ricettatore, che per averla minaccia Steve di morte, cosicché la sorella, che nel frattempo aveva rimesso l'oggetto al suo posto in albergo, è costretta a rubarla di nuovo, per salvargli la vita. Il rapporto tra Jake e Tina entra in crisi. Lei si consola nell'alcool mentre lui ha un rapporto con Joan, l'amica di Tina. Poi l'assicuratore risolve il mistero della statuetta, e accusa Jenny e Steve, che si difendono a vicenda. Per spiegare il suo furto, la ragazza fa capire che "l'oggetto di bellezza le parlava e lei lo sentiva" e Steve promette che lavorerà per mantenere entrambi. Venduta infine la scultura all'asta, Jake e Tina, decidono di iniziare una nuova vita per formare una regolare famiglia.

Valutazione Pastorale

questa commedia, che alterna momenti piacevoli, sostenuti da dialoghi assai brillanti, a brani meno riusciti, ha il suo fulcro nella statuetta di Henry Moore, intorno alla quale ruotano tutti personaggi, che le si accostano in modi diversi e con diversi intenti. La proprietaria Tina le è legata per motivi affettivi, e perché sa che è il suo solo mezzo di indipendenza, ma tutti gli altri pensano solo al suo valore venale, e, per cupidigia, qualcuno è disposto anche ad uccidere. L'unica eccezione è Jenny, la sordomuta, che guarda all'arte con cuore puro, affascinata dalla bellezza, e trova perciò con la statuetta un legame profondo. Dunque la opera dell'artista, cioè la bellezza, parla ad una sordomuta, perché gli altri, perduti dietro il nulla (il vuoto spirituale, il denaro) non sono più in grado di sentire il suo linguaggio. Si può accettare per buono il cambiamento in bene della coppia, che decide in ultimo di unirsi seriamente e di avere figli. Gli attori sono tutti assai efficaci nei loro ruoli. Particolarmente espressiva e toccante è Rudy Davies, che interpreta la parte di Jenny. Buona la regia, che avrebbe potuto marcare di più il parallelo fra la coppia dei due amanti, e quella, molto più vera, dei due poveri fratelli, Jenny e Steve.

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