Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Mike Myers, Michael McCullers - Fotogr.(Scope/a colori): Ueli Steiger - Mus.: George S.Clinton - Montagg.: John Poll, Debra Neil-Fisher - Dur.:95' - Produz.: John Lyons, Mike Myers, Suzanne Todd, Jennifer Todd, Demi Moore, Eric McLeod.
Interpreti e ruoli
Mike Myers (Austin Powers/Dr.Evil), Heather Graham (Felicity Shagwell), Elizabeth Hurley (Vanessa Kengsinton), Rob Lowe (numero due giovane), Michael York (Basil Exposition), Robert Wagner (numero due), Seth Green . (Scott Evil), Mindy Sterling (frau Farbissina), Kristen Johnston (Ivana Pompilova), Gia Carides (Robin Swallows), Tim Robbins (presidente degli Stati Uniti), Woody Harrelson
Soggetto
Il dottor Evil, malefico e cinico potente con ambizioni di dominio sul mondo, vuole vendicarsi di Austin Powers. Così, grazie alla macchina del tempo, torna nel 1969. Il suo obiettivo é quello di sottrarre a Austin il segreto della sua invincibilità: si tratta di un liquido magico chiamato 'mai più moscion'. Incalzato dalla modella Pompilova, Austin si vede sottrarre il suo portafortuna e subito decide di tornare nel 1969 per riprendersi il maltolto. Intanto Evil minaccia di distruggere Washington e le altre capitali con il laserone, se le sue richieste non saranno esaudite. Austin e l'agente Felicity arrivano sull'isola di Evil dove vengono arrestati. Austin allora si trova difronte all'alternativa se salvare il mondo o Felicity. Con un'improvvisa mossa nel tempo, si materializzano due Austin Powers. La stazione di Evil si autodistrugge, e si torna al 1999. Ma, ancora dal 1969, il dottor Evil dice che non é finita.
Valutazione Pastorale
Nel 1997 'Austin Powers', pur muovendosi già allora tra molte futilità, aveva qualche passaggio simpatico, specie nell'ironia sull'Inghilterra anni '6O e sugli agenti segreti. Questo numero 2 si risolve invece in una sequela ininterrotta e straripante di volgarità verbali e visive portate all'eccesso senza il minimo senso della misura. L'accumulo di situazioni messe insieme solo per dare spazio a doppi sensi pesanti e inutili é tale, da far concludere che in realtà niente altro c'era da dire o da raccontare, se non appunto quelle battutacce, quei siparietti, quelle situazioni tutte e sempre uguali a se stesse in modo ossessivo e ripetitivo. Con un sospetto poi di cattivo gusto nella rappresentazione del 'nano' Evil. Un bel campionario di pessima 'non comicità', che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inaccettabile per il suo condensato di trivialità. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere sia dalla programmazione ordinaria sia da altre occasioni.