Babyteeth. I colori di Milla

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Amore-Sentimenti, Droga, Educazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Malattia, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Morte, Musica
Genere
Drammatico
Regia
Shannon Murphy
Durata
120'
Anno di uscita
2021
Nazionalità
Australia
Titolo Originale
Babyteeth
Distribuzione
Movies Inspired
Soggetto e Sceneggiatura
Rita Kalnejais
Fotografia
Andrew Commis
Musiche
Amanda Brown
Montaggio
Steve Evans
Produzione
Alex White, Jan Chapman. Casa di produzione: Whitefalk Films, Screen Australia, Create NSW, Spectrum Films, WeirAnderson.com, Jan Chapman Films

Presentato in Concorso alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia (2019), il film ha vinto il premio cattolico internazionale Signis e il premio Marcello Mastroianni poi per l’attore esordiente Toby Wallace

Interpreti e ruoli

Eliza Scanlen (Milla), Toby Wallace (Moses), Essie Davis (Anna), Ben Mendelsohn (Henry), Emily Barclay (Toby), Eugene Gilfedder (Gidon)

Soggetto

Milla Finlay è un'adolescente con un talento nella musica, che combatte contro una malattia difficile. Tornando a casa da scuola conosce Moses, ragazzo ribelle e con problemi di droga. Inizia un'amicizia inaspettata....

Valutazione Pastorale

Presentato in Concorso alla 76a Mostra del Cinema della Biennale di Venezia, il film “Babyteeth. I colori di Milla” ("Babyteeth") segna l'esordio alla regia della regista australiana Shannon Murphy, dopo una lunga attività teatrale e televisiva. Il film racconta la vicenda di Milla, adolescente colpita da un cancro aggressivo; Milla è circondata dalle attenzioni dei genitori, che la stimolano verso una quotidianità sana e attiva. Quasi a voler scardinare questa calma apparente, Milla si getta in un’amicizia appassionata con il ventenne Moses, fuggito di casa e dedito alla droga. Il racconto si sottrae alle consuete modalità narrative dell’argomento, per concentrarsi sulla nascita di un sentimento tra due giovani. Un sentimento destinato a crescere e farsi valore di vita. Uno dei temi centrali è il rapporto di Milla con i genitori, tra momenti di intesa e accesi contrasti; tale rapporto è tratteggiato in maniera credibile, segnato da grande spontaneità. A ben vedere, si fa sempre più nutrito il filone su cinema e malattia che oltre al registro drammatico negli ultimi dieci anni si è caricato anche di una vis ironica e umoristica, quasi a sfidare tale tabù narrativo. Il racconto della Murphy funziona dal punto di vista stilistico, con soluzioni visive originali e di grande freschezza. Cuore della storia è il sentimento d’amore e accoglienza, capace di squarciare orizzonti di speranza lì dove si fatica a trovarne traccia. Milla sente che la malattia la incalza e vede nel problematico Moses una via d’uscita, un modo per sottrarsi alla pressione schiacciante. In Moses però scopre di più: un giovane disperso da amare e cui ridare fiducia nella vita, nei legami familiari, nel domani. Per i temi in campo e lo stile narrativo fresco, convincente, "Babyteeth" ha ottenuto il premio cattolico internazionale Signis a Venezia76, con la seguente motivazione: “La morte è un mistero. ‘Babyteeth’ è un dramma sulla sofferenza di Milla, sulla battaglia della sua famiglia per trovare speranza dinanzi alla malattia, e sul desiderio d’amore. La regista australiana Shannon Murphy tratteggia i personaggi e le loro sfide personali con grande sensibilità e originalità, tenendo conto che si tratta di un’opera prima. Assistiamo dunque al tormento una coppia di genitori della classe media, a un’adolescente che desidera assaporare la propria vita nonché al giovane Moses, ventenne disperso, il cui amore per Milla lo cambia. L’opera è un dramma, una tragedia, ma nello stesso tempo assume i tratti di una storia di speranza. Ogni personaggio in questo film subisce una trasformazione e affronta nuove responsabilità tra propri fallimenti, rabbia e dolore. La morte rimane un mistero, ma l’amore sboccia dalla morte, e la famiglia dalle emozioni paralizzate diventa un’autentica comunità d’amore”. Dal punto di vista pastorale “Babyteeth. I colori di Milla” è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito sul dialogo genitori-adolescenti, sul tema della malattia come pure della droga. Il titolo è adatto per adolescenti accompagnati.

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