BACI E ABBRACCI

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Lavoro
Genere
Commedia
Regia
Paolo Virzì
Durata
102'
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Francesco Bruni, Paolo Virzì
Musiche
Snaporaz
Montaggio
Jacopo Quadri

Orig.: Italia(1998) - Sogg. e Scenegg.: Francesco Bruni, Paolo Virzì - Fotogr.(Scope/a colori): Alessandro Pesci - Mus.: Snaporaz - Montagg.: Jacopo Quadri - Dur.: 102' - Prod.: Vittorio e Rita Cecchi Gori per C.G.G.Fin.Ma.Vi. con la partecipazione di Tele+.

Interpreti e ruoli

Francesco Paolantoni (Mario), Massimo Gambacciani (Renato Bacci), Piero Gremigni (Luciano Cecconi), Paola Tiziana Cruciani (Tatiana Falorni), Daniela Morozzi (Ivana Bacci), Isabella Cecchi (Annalisa), Emanuele Barresi (Ennio Falorni), Sara Mannucci (Margherita), Rosanna Mazzi, Emiliano Cappello, Edoardo Gabbriellini.

Soggetto

In una zona della campagna toscana vicino a Livorno, la vita di Mario, salernitano sradicato, è sull'orlo del tracollo. Il ristorante di cui è proprietario non ha più clienti, il suo matrimonio è ormai fallito, e in più incombe la prospettiva di passare il Natale in totale solitudine. Poco distante, anche Renato, Luciano e Tatiana sono nei guai. Perso il lavoro come operai, hanno messo in piedi un allevamento di struzzi in un casale mezzo abbandonato e sperano in un successo dell'iniziativa. Ma intanto i debiti sono cresciuti e i fornitori incombono con le loro fatture. Una via d'uscita si profila: l'attuale compagno di Patrizia, sorella di Renato, è un assessore regionale che potrebbe garantire l'assegnazione alla piccola azienda di un contributo utile a far tacere i creditori. Patrizia e Mario (così si chiama l'assesore)vengono invitati per la cena della vigilia di Natale. Mentre Patrizia, che è hostess, fa sapere di essere in ritardo, Renato e Luciano vanno alla stazione ad accogliere Mario. Nessuno conosce l'altro e così basta poco perchè il Mario proprietario del ristorante (appena uscito da un fallito tentativo di suicidio sotto le rotaie e che si aggira smarrito per la stazione) venga scambiato per il Mario assessore e accompagnato al casale. Qui tutta la famiglia lo accoglie con entusiasmo e lo ricopre di attenzioni per tutto il giorno della vigilia. Finchè la mattina di Natale, mentre fuori è tutto innevato, Mario dice ad Annalisa, segretaria dell' azienda, dell'equivoco creatosi. Anche gli altri vengono a saperlo. Renato è furente. Mario sta per andarsene, poi torna indietro. Si mette a preparare il pranzo di Natale, che tutti mostrano di apprezzare. Renato lancia l'idea di mettere su nel casale un ristorantino. Intanto dalle uova nascono i nuovi struzzi.

Valutazione Pastorale

E' una commedia che, attraverso la rappresentazione del microcosmo di una famiglia di provincia, intende proporre un quadro corale più ampio sullo stato di salute dell'Italia fine anni Novanta. Il problema del lavoro, anzi il disagio provocato a livello interiore e affettivo dall'assenza di lavoro, è all'inizio in primo piano, detto con vigore e senza pedanterie. E quello che subito dopo nasce come un tentativo poco nobile (l'adulazione verso il rappresentante dell'autorità) si trasforma a poco a poco nella consapevolezza di aver fatto qualcosa di più importante e sostanzioso: la vita di Mario, quello in crisi, è stata salvata e anche lui ora riscopre gioie che credeva perdute. Famiglie zoppicanti, certo, vengono presentate nella storia, coppie in crisi: ma con dolore, senza compiacimento e con la voglia comunque di non rassegnarsi al peggio. I baci e gli abbracci all'inizio sono falsi, di circostanza, ma alla fine diventano sinceri. E' il piccolo ritratto di una umanità contadina e popolare che non rinuncia ad afferrare momenti di autenticità, a credere nell'amicizia e nelle proprie capacità di ripresa. Sullo sfondo di tutta la vicenda, il Natale. certo non avvertito nel suo significato più profondo ma non per questo meno vissuto. Negli spunti più direttamente inerenti la festività, non c'è derisione, non c'è offesa. Qualche situzione poteva essere meglio definita e resta, dal punto di vista pastorale, qualche ambiguità che è utile evidenziare. Ma il film è sentito, efficace e chiede attenzione. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con attenzione per la presenza dei minori. In altri contesti, può essere proposto per affrontare temi come: il lavoro, la famiglia, la provincia nell'Italia anni Novanta.

Le altre valutazioni

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