BANZAI

Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Carlo Vanzina
Durata
100'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Italian International Film
Soggetto e Sceneggiatura
Enrico Vanzina, Carlo Vanzina
Musiche
Federico De Robertis
Montaggio
Sergio Montanari

Sogg. e Scenegg.: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina - Fotogr. (Panoramica/a colori): Sergio Salvati - Mus.: Federico De Robertis - Montagg.: Sergio Montanari - Dur.: 100' - Produz.: Fulvio Lucisano, Vittorio e Rita Cecchi Gori per Video 80.

Interpreti e ruoli

Paolo Villaggio (Sergio Colombo), Francesco De Rosa (Pasquale), Francesca Romana Coluzzi (Ilaria), Antonio Ballerio (Direttore), Chiyara Meas (Pappone), Roberto Della Casa (Ragionier Marchi), Francesca Ventura (Margherita), Laura Migliacci . (Betta)

Soggetto

Sergio Colombo, dirigente in una compagnia di assicurazioni, lasciato dalla moglie, cerca invano di avere altri rapporti. Messo alle strette dal suo superiore, si vede costretto ad accettare l'incarico di una missione in Canadà. Si prepara con abiti pesanti ma, per uno scambio di biglietti, si ritrova in estremo Oriente. All'aeroporto finisce nelle mani di Pasquale, trafficante napoletano, che si offre di accompagnarlo. Ma altri inconvenienti sono in agguato. Una partita di droga finisce a sua insaputa nella sua valigia, e Sergio viene inseguito da bande di gangster orientali. In Tailandia si traveste da bonzo e finisce in un capannone dove si gioca alla roulette russa, in Giappone diventa facchino, geisha, lottatore di sumo pur di salvarsi dagli inseguitori. Alla fine, sempre senza volerlo, sconfigge gli avversari, ottiene gli elogi del governo e una grande commessa per la sua società d'assicurazione.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commediola fin troppo leggera e sbrigativa, imperniata sulla consueta figura di Paolo Villaggio, uomo medio ingenuo e indifeso che affronta con candore le situazioni più difficili e imprevedibili. Solo qualche situazione risulta veramente divertente, per il resto il film annega nella prevedibilità e nella superficialità, misurato certo quanto a scene o vocaboli volgari, ma scialbo e ripetitivo, senza veri guizzi di fantasia. Dal punto di vista pastorale, un film del tutto inconsistente per le troppe banalità che caratterizzano la vicenda. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente quanto detto sopra sulla leggerezza della vicenda. Altre utilizzazioni possono essere legate solo all'esame del 'personaggio' Villaggio, e al suo eterno portare in giro la maschera di Fantozzi.

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