BEETHOVEN *

Valutazione
Accettabile, Semplice, Famiglie
Tematica
Film per ragazzi
Genere
Commedia
Regia
Brian Levant
Durata
89'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BEETHOVEN
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Edmond Dantes, Amy Holden Jones
Musiche
Randy Edelman
Montaggio
Sheldon Kahn, William D. Gordean

Sogg. e Scenegg.: Edmond Dantes, Amy Holden Jones - Fotogr.: (normale/a colori) Victor J. Kemper - Mus.: Randy Edelman - Montagg.: Sheldon Kahn, William D. Gordean - Dur.: 89' - Produz.: Joe Medjuck, Michael C. Gross

Interpreti e ruoli

Charles Grodin (George Newton), Bonnie Hunt (Alice Newton), Dean Jones (Herman Varnick), Oliver Platt (Harvey), Stanley Tucci (Vernon), Nicholle Tom (Ryce Newton), Christopher Castile (Ted Newton), Sarah Rose Karr (Emily Newton), Laurel Cronin, David Duchovny, Patricia Heaton

Soggetto

una mattina, al risveglio, prima di recarsi al lavoro, George Newton, marito di Alice e padre di tre bambini, esce come il solito dalla sua linda villetta in California circondata da un giardino ben tenuto, per ritirare il latte ed il giornale. Attraverso la porta rimasta semiaperta s'infila non visto un cucciolo San Bernardo, sfuggito alla cattura di un ladro di cani, che ha devastato il negozio di animali, nel quale la bestiola era in vendita. Il cucciolo fa ora mille feste incontrando i tre fanciulli ancora insonnoliti. I genitori dei tre bambini ne sono però sconcertati, e cercano in tutti i modi George specialmente di disfarsene. Ma i ragazzi, la tredicenne Ryce, il decenne Ted e la piccola Emily di appena cinque anni ne sono incantati e subissano di promesse i genitori perché il cucciolo rimanga con loro. Per non deluderli, George accetta di tenere provvisoriamente il cane, finché non venga richiesto dai proprietari. Felici, i bambini decidono di chiamarlo Beethoven. Il cucciolo combina danni a catena, mettendo sottosopra casa e giardino con gran disappunto di George, che decide di consegnarlo a un canile, consigliato da un ambiguo veterinario, il dottor Herman Varnick. In realtà il sinistro Varnick intende utilizzare il San Bernardo come cavia per i suoi micidiali esperimenti. Quando George Newton ne viene a conoscenza insieme ai tre figli interviene e procede alla liberazione di Beethoven, unitamente ad una schiera di cani-cavia.

Valutazione Pastorale

in vari momenti inverosimile, ma tuttavia divertente, il film di Levant è accattivante e si fa piacevolmente seguire da piccoli e grandi. Karl Lewis Miller, uno dei più noti addestratori di cani del cinema americano, è riuscito a ottenere l'incredibile da ben sedici cuccioli, per conferire naturalezza alle prodezze di Beethoven cucciolo e poi via via cresciuto, attraverso le varie fasi della sua vita avventurosa. Spontanei e vivacissimi i tre fratellini e la loro mamma, e molto bravo Charles Grodin nei panni del capo famiglia alle prese con le bizze dei figli e le scorribande di un mastodontico cane. Il finale cede notevolmente alla spettacolarità caratteristica del cinema americano d'avventura. Nel complesso, tuttavia, il film ha il merito di risparmiare allo spettatore immagini volgari e pesantezze verbali, rendendolo godibile a piccoli e adulti.

Le altre valutazioni

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