BIRDMAN o Le imprevedibili virtù dell’ignoranza

Valutazione
Complesso, Problematico, Adatto per dibattiti *
Tematica
Famiglia - genitori figli, Mass-media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Teatro
Genere
Grottesco
Regia
Alejandro Gonzalez Inarritu
Durata
119'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Birdman
Distribuzione
Twentieth Century Fox Italia
Musiche
Antonio Sanchez
Montaggio
Douglas Crise, Stephen Mirrione

Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg. e scenegg.: Alejandro Gonzalez Inarritu, Nicolas Giacobone, Alexander Dinelaris jr., Armando Bo - Fotogr.(Panoramica/a colori): Emmanuel Lubezki - Mus.: Antonio Sanchez - Montagg.: Douglas Crise, Stephen Mirrione - Dur.: 119' - Produz.: Alejandro Gonzalez Inarritu, John Lesher, Arnon Milchan, James W. Skotchdopole.

Interpreti e ruoli

Michael Keaton (Riggan Thomson), Zach Galifianakis (Jake), Edward Norton (Mike), Andrea Riseborough (Laura), Amy Ryan (Sylvia), Emma Stone (Sam), Naomi Watts (Lesley), Lindsay Duncan (Tabitha), Merrit Wever (Annie), Jeremy Shamos (Ralph), Damian Young (Gabriel), Bill Camp (Matto), Stephanie Bari . (Sophie)

Soggetto

In un passato non troppo lontano, Riggan Thomson è diventato famoso per avere interpretato al cinema "Birdman", una figura di supereroe di grande successo popolare. Per ritrovare quel consenso di pubblico, Thomson prova ora a mettere in scena a Broadway una piece teatrale tratta dal racconto di Raymond Carver "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore". Durante alcune serate di prova, che precedono la "prima", alcune cose non vanno per il verso giusto. Soprattutto Thomson deve accettare di dividere la scena con Mike, un attore come lui dalla personalità sfrontata e sfuggente...

Valutazione Pastorale

Quanti temi, quante suggestioni, quanti stimoli più o meno palesi offre questo intenso titolo di Inarritu. Il regista messicano entra come un uragano nelle modalità e nella filosofia dell'American Way of Life, allarga i confini della mitologia, spiazza i contorni del visibile e prova a farsi largo nei territori del non comprensibile. Ci sono interrogativi che richiederebbero di tornare agli inizi: chi è l'attore, cosa vuol dire recitare, quale è il senso del successo, della famiglia, del rapporto genitori/figli, dell'incontro tra realtà e finzione. Nelle due ore Inarritu riversa sul copione una materia talmente intensa e corposa quasi impossibile da dipanare, e la affida ad una regia che costringe dentro cornici visionarie l'incontro/scontro tra passioni, sorprese, delusioni, sconfitte, vittorie, rimpianti. E' un magma incandescente, che gli attori (Keaton/Birdman in primo piano) costruiscono come un puzzle disordinato e impazzito, uno scenario dentro il quale qualunque coerenza scompare e il cinema resta l'unica linea di confine per tenere a freno una razionalità impossibile da controllare. Sceneggiatura deflagrante tra eccessi e follia, luogo abitato da fantasmi e da miraggi di psicologie deviate, il film vive di lampeggianti immagini e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben precisando che l'intensità del racconto induce a rivolgerlo ad un pubblico preparato a dimensioni narrative sfaccettate e provocatorie. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV