BIUTIFUL CAUNTRI

Valutazione
Accettabile, Realistico, Adatto per dibattiti
Tematica
Ecologia, Mafia, Politica-Società
Genere
Documentario
Regia
Esmeralda Calabria
Durata
80'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Lionelli Cerri per Lumiere & Co.
Musiche
Valerio Camporini Faggioni, Guido Zen
Montaggio
Esmeralda Calabria

Orig.: Italia (2008) - Sogg. e scenegg.: Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio, Peppe Ruggiero - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alessandro Abate - Mus.: Valerio Camporini Faggioni, Guido Zen - Montagg.: Esmeralda Calabria - Dur.: 80' - Produz.: Lionello Cerri.

Soggetto

In Campania, oggi. Gli allevatori vedono morire le pecore malate di diossina. Raffaele Del Giudice, educatore ambientale, fa un lungo giro con la macchina attrverso campagne belle e malate. Il terreno è inquinato, in certi casi in modo irreversibile. I rifiuti tossici raggiungono i campi coltivati e trasmettono il loro veleno ai prodotti della terra. Nella regione Campania sono presenti 1200 discariche abusive di rifiuti tossici. Deformazioni genetiche cominciano da qualche tempo ad essere segnalate. Tutto è abbandonato, tutto è lasciato a se stesso. Parlano sindaci e altri responsabili. Intanto la criminalità organizzata svolge la propria attività. Nel gennaio 2008 l'emergenza rifiuti esplode da Napoli a livello nazionale. Viene inviato un commissario straordinario per cercare di risolvere la situazione.

Valutazione Pastorale

Com'è possibile che nell'Italia del 2008 accada di incontrare scenari di questo tipo? I tre registi rivolgono questa domanda a se stessi e poi, attraverso le immagini, a tutti noi. Così, a questo punto, non è più ipotizzabile fare finta di niente, dire 'non sapevo', chiamarsi fuori. E sono immagini tristi e drammatiche, fotografia di situazioni angosciose, reperto in movimento di luoghi e persone umiliati dal disinteresse e dal menefreghismo. Con misura e discrezione, senza cavalcare pregiudizi nè arrivare con soluzioni già predisposte, il documentario ha il coraggio di scendere nell'inferno di un degrado pauroso, nei gironi di un abisso dove l'indifferenza ha creato danni che stanno portando verso la meno augurabile delle conseguenze: la rassegnazione, il fatalismo, l'egoismo dell'arte di arrangiarsi. Economia, politica, criminalità hanno determinato un certo modo di pensare che ha creato degenerazione e adeguamento al peggio. E' da questo torpore, dal fango di una precarietà sociale in procinto di diventare abituale status morale che il lavoro esorta a ribellarsi. Va recuperato uno slancio etico che possa segnare una inversione di rotta. Gli abitanti della Campania ci possono riuscire? Servono tanti aiuti. A cominciare dal 'vedere' senza voltarsi dall'altra parte. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, fortemente e lucidamente realistico, e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film, come detto di taglio documentaristico (immagini, interviste, testimonianze) é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in altre occasioni come avvio alla riflessione sui temi gravissimi che affronta.

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