BOOM

Valutazione
Accettabile, brillante*
Tematica
Famiglia - genitori figli, Matrimonio - coppia, Sport
Genere
Commedia
Regia
Andrea Zaccariello
Durata
Anno di uscita
1999
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Giovanni Luisi

Orig. : Italia (1998) - Sogg. : Rodolfo Laganà, Mauro Mortaroli, Andrea Zaccariello - Scenegg. : Age, Mauro Mortaroli, Erminio Perocco, Andrea Zaccariello - Fotogr. ( Scope/ a colori): Massimo Pau - Mus.: Giovanni Luisi - Montagg. : Alessandro Cerquetti - Dur. : 92' - Produz. : Medusa Film.

Interpreti e ruoli

Piero Natoli (Dante Lombardozzi), Tiziana Pini (Bice), Alessandro Di Carlo ( moglie di Dante), Irma Capece Minutolo (Sandro Parolini), Serena Bonanno (sig.ra Folusa), Pier Maria Cecchini (Rosetta), Eliana Miglio (Aurelio), Ilaria Occhini (Gloria), Sergio Ammirata (madre di Aurelio), Brad Harris.

Soggetto

Ep. "Il figlio di Pelè". Dante Lombardozzi, maniaco di calcio, vorrebbe che l'unico figlio maschio, diventasse un grande campione e già lo vede in campo con la maglia della Roma. Ma il ragazzino é più attratto da libri e letteratura e, in una partita al campeggio contro i tedeschi, sbaglia il rigore decisivo. Dante allora, per farsi perdonare, si impegna a prendere la licenza media, la ottiene e, da quel momento, con gli amici del bar continua sì a vantare le doti del figlio ma per quello che é, nel campo letterario invece che in quello di calcio. Ep. "Il figlio di Villa". Sandrino, che lavora in un ristorante di proprietà del futuro suocero, ha una voce potente che ricorda quella del 'reuccio'. Nel tentativo di fare qualche spettacolo, viene scritturato da un losco impresario e cacciato proprio prima dell'esibizione. Quando finalmente si sposa con Lucia, nell'albergo del viaggio di nozze accetta di cantare e, finalmente, si esibisce con successo. Ep. "Il figlio di Maciste". Aurelio si esibisce in strada per i turisti nelle vesti di antico romano. Gloria, la fidanzata, lo rimprovera ma lui sembra non essere in grado di fare altro. La reticenza della madre a poco a poco viene meno: 36 anni prima, lei, comparsa nei filmoni kolossal, aveva avuto una breve storia con un attore americano divo del filone mitologico. Aurelio allora va ad Hollywood a cercare il padre e lo trova a fare il cuoco in un ristorante. Tornano insieme in Italia, lui viene accolto a casa e, poco dopo, aprono un ristorante tibetano altrettanto fasullo come i film di una volta.

Valutazione Pastorale

Tre episodi per riflettere tra amarezza e ironia su vizi e illusioni dell'italiano medio. Si tratta di una commedia di buon livello, che parla di sogni che non si realizzano, perchè alla fine bisogna sempre fare i conti con la realtà. Non ci sono da parte del regista eccessive pretese di grandi disquisizioni esistenziali, e forse proprio questa linea misurata diventa il pregio della realizzazione. Ne deriva infatti un film non sguaiato, un simpatica rivisitazione dei mitici anni '60, tra maliconia per il passato e qualche graffio per il presente: il Dante di Natoli richiama la Roma del boom, e i due anziani che attraversano come un filo conduttore tutte e tre le storie rilanciano una piccola carica di umanità, un invito a guardare la vita con serenità. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come positivo, accettabile quindi e brillante nel suo svolgimento complessivo. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e da recuperare in altre circostanze, come richiamo alla gloriosa commedia italiana ad episodi anni '50 e '60.

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