Presentato alla 13a Festa del Cinema di Roma (2018)
Interpreti e ruoli
Lucas Hedges (Jared Eamons), Nicole Kidman (Nancy Eamons), Russell Crowe (Marshall Eamons), Joel Edgerton (Victor Sykes), Xavier Dolan (Jon)
Soggetto
Siamo nell’America rurale, nello Stato dell’Arkansas, e il diciannovenne Jared, figlio del pastore battista Marshall e della casalinga Nancy, rivela all’improvviso ai genitori di essere omosessuale. La famiglia è sconvolta e propone al ragazzo di seguire il programma di recupero “Love in Action”...
Valutazione Pastorale
L’attore australiano Joel Edgerton, classe 1974, da anni in ascesa a Hollywood – tra i suoi film “Zero Dark Thirty” (2012), “Loving” (2016) e “Red Sparrow” (2018) – questa volta dirige, scrive e interpreta un dramma familiare tratto da una storia vera. Parliamo di “Boy Erased. Vite cancellate”, ispirato dal racconto autobiografico di Garrard Conley. Siamo nell’America rurale, nello Stato dell’Arkansas, e il diciannovenne Jared (Lucas Hedges), figlio del pastore battista Marshall (Russell Crowe) e della casalinga Nancy (Nicole Kidman), rivela all’improvviso ai genitori di essere omosessuale. La famiglia è sconvolta e propone al ragazzo di seguire il programma di recupero “Love in Action”; il giovane accetta per accontentare i genitori e capire forse meglio se stesso. È l’inizio di lunghe riflessioni, sofferenze e ricerca faticosa di un equilibrio, che implica un confronto serrato anche con i familiari. Un film senza dubbio problematico per i temi messi in campo, raccontati attraverso una prospettiva molto americana. Quello che riteniamo rilevante nell’economia del racconto è il modo in cui l’omosessualità del giovane viene elaborata in famiglia. I genitori non rinunciano alle loro convinzioni e al loro universo valoriale (in particolare il padre), ma capiscono l’importanza di non abbandonare un figlio e di trovare la maniera di accoglierlo sempre. Dall’altro lato, il ragazzo né forza la mano né muove accuse contro i genitori, ma non abbandona la ricerca di risposte. Una tema complicato e di difficile svolgimento, a rischio di stereotipi e facili semplificazioni, gestito con toni non urlati. Dal punto di vista pastorale, il film è complesso e problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in occasioni di dibattito sul tema dell'omosessualità in famiglia, nel rapporto genitori-figli. Dato il tema delicato è auspicabile per la proiezione la presenza di educatori e genitori, per favorire un dialogo ampio e approfondito.