BUGIE ROSSE

Valutazione
Inaccettabile, Malsano
Tematica
Genere
Giallo
Regia
Pierfrancesco Campanella
Durata
92'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
BUGIE ROSSE
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Pierfrancesco Campanella
Musiche
Natale Massara
Montaggio
Franco Fraticelli

Sogg. e Scenegg.: Pierfrancesco Campanella - Fotogr.: (panoramica/a colori) Mario Vulpiani - Mus.: Natale Massara - Montagg.: Franco Fraticelli - Dur.: 92' - Produz.: Globe Films, Sagittario Film

Interpreti e ruoli

Tomas Arana (Marco), Gianfranco Jannuzzo (Roberto), Gioia Scola (Adria), Natasha Hovey (Lucia), Barbara Scoppa (Marina), Lorenzo Flaherty . (Andrea), Alida Valli (Caterina), Carolyn Spence, Paolo Calissano, Gianna Paola Scaffidi, Enzo Saturni, Gianni Franco, Rodolfo Corsato

Soggetto

Marco, giornalista di cronaca nera, sposato con l'avvenente hostess Adria, indagando sul mondo degli annunci erotici video, si trova prima in casa di un professore gay, poi fa salire in auto un certo Maurice che lo rapina e lo stordisce, mentre viene ucciso li vicino il professore gay. In Questura, dove ha l'appoggio dell'amico magistrato Roberto, il professore risulta essere Edoardo Giorni, mentre Marco non identifica Maurice allo scopo di strappargli il nome dell'assassino. Incaricato dalla sua televisione dell'inchiesta, torna al parco con l'operatrice Licia: qui trova il biglietto di un locale particolare, lo "Smania". Un ragazzo "di vita" polacco finge di portarlo da Maurice, e lo lascia invece in un vicolo di periferia dove viene stordito. Successivamente, Marco recatosi allo "Smania", intravvede Maurice con un giovane, Andrea, ed esce con costui, finendo per portarselo a casa: la notte, fingendo di dormire, cede agli approcci del giovane. Il giorno dopo trova, con l'aiuto di Andrea, Maurice, che gli confessa di rubare per un amico malato di AIDS. Marco promette di non denunciarlo, e gli dà un biglietto da visita affinchè lo avvisi se scopre qualcosa. Mentre Marco ha un rapporto erotico con la collega Marina, Maurice annota il numero di targa di un'automobile sospetta sul biglietto da visita di Marco, ma viene trafitto con un ombrello animato dall'omicida, che strappa il lembo col numero di targa dal biglietto e lo ripone nella tasca del morto, per incastrare ulteriormente il giornalista, che rischia l'arresto. Poi, tramite il videotel prende appuntamento con una certa Linda, vista allo "Smania", che lo presenta all'onorevole Crudis, amico sia di Giorni che di Andrea. Crudis prima lo fotografa di nascosto, poi quasi lo soffoca con una busta di plastica, e poi, messo alle strette, rivela che Giorni lo ricattava: poco dopo anche lui viene ucciso. Adria, che ha seguito il marito e sospetta una doppia vita, va a letto con Andrea, che dà il giorno dopo appuntamento a Marco ma viene ferito e muore dopo essere riuscito a scrivere sul parabrezza le lettere "ind". Al videotel "Indeciso 90", uno dei "giocatori", invita Marco la notte al parco. Qui arriva invece Caterina, la vecchia madre di Roberto, che brandisce l'ombrello animato, ma lo bacia affettuosamente. Il killer è in realtà Roberto, che si confessa in un drammatico incontro con l'amico, minacciandolo dapprima con una pistola e poi suicidandosi.

Valutazione Pastorale

il soggettista, sceneggiatore e regista Campanella, come accade spesso in casi del genere, non fa bene nessuna delle tre cose: malgrado una fotografia, in taluni dettagli, idonea all'ambiente rappresentato, la storia risulta inverosimile. Il racconto divaga, presenta situazioni pretestuose con dialoghi banali e risibili, in un groviglio di ricati e omicidi. La gratuità e la rozzezza delle scene di sesso e di violenza rivelano la palese, quanto vana pretesa del regista di ricreare un clima torbido e repulsivo, senza alcun approfondimento sul piano psicologico.

Le altre valutazioni

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