BURLESQUE

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Donna, Musica, Teatro
Genere
Musicale
Regia
Steve Antin
Durata
116'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Steve Antin, Susannah Grant Steve Antin
Musiche
Christophe Beck
Montaggio
Virginia Katz

Orig.: Stati Uniti (2010) - Sogg.: Steve Antin - Scenegg.: Steve Antin, Susannah Grant - Fotogr.(Scope/a colori): Bojan Bazelli - Mus.: Christophe Beck - Montagg.: Virginia Katz - Dur.: 116' - Produz.: Donald De Line.

Interpreti e ruoli

Cher (Tess), Christina Aguilera (Alice "Ali" Rose), Cam Gigandet (Jack), Stanley Tucci (Sean), Kristen Bell (Nikki), Erica Dane (Marcus Gerber), Alan Cumming (Alexis), Julianne Hough (Georgia), Peter Gallagher (Vince Scali), David Walton (Mark DJ), Dianna Agron (Natalie), Wendy Benson (Maria), Katerina Mikailenko (Brittany), Blair Redford . (James)

Soggetto

Incapace di resistere alla vita mediocre del paesino dell'Iowa dove é nata, la giovane Ali arriva a Los Angeles, entra al Burlesque Lounge, un teatro in difficoltà sul Sunset e comincia a lavorare come cameriera. All'inizio Ali osserva il corpo di ballo che si esibisce sul palcoscenico, poi, alla prima occasione, afferra il microfono e comincia a cantare. Tess, direttrice e proprietaria del locale, ne resta affascinata. Così Ali ottiene di esibirsi e da lì comincia una brillante carriera.

Valutazione Pastorale

In effetti non c'è niente di nuovo. Il pretesto narrativo è quello consueto della ragazzina stanca della vita di provincia che arriva nella metropoli, si guarda intorno, sgomita, rischia, spinge e alla fine ottiene quello che voleva. Di contorno ci sono le inevitabili storielline sentimentali, tra equivoci e incomprensioni. Ad essere importanti sono i numeri musicali, il ballo, i costumi, le canzoni. Ecco dunque ancora un 'musical', genere ormai in calo (al pari del western) e che ogni tanto torna a galla a ricordare le radici e le tradizioni di una fetta comunque importante dello spettacolo (americano ma non solo: il burlesque crea contatti anche con l'Europa). Ci si lascia dunque andare alla bellezza delle immagini, che restano prevalenti e lasciano in secondo piano qualche passaggio meno sorvegliato. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in seguito proposto come esempio anni Duemila del genere 'musical'. Qualche attenzione per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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