CAMBIO MARITO

Valutazione
Accettabile-riserve, Grossolanità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
Ted Kotcheff
Durata
107'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
SWITCHING CHANNELS
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Jonathan Reynolds tratto dalla commedia "Prima Pagina" di Ben Hecht, Charles Mc Arthur
Musiche
Michel Legrand
Montaggio
Thom Noble

Sogg.: tratto dalla commedia "Prima Pagina" di Ben Hecht, Charles Mc Arthur - Scenegg.: Jonathan Reynolds - Fotogr.: (normale/a colori) François Protat - Mus.: Michel Legrand - Montagg.: Thom Noble - Dur.: 107' - Produz.: Martin Ransohoff

Interpreti e ruoli

Kathleen Turner (Christy Colleran), Burt Reynolds (John Li Sullivan), Cristopher Reeve (Blaime Bingham), Neo Beatty (Roy Ridnitz), Henry Gibson (Ike Roscoe), New Bern George (Siegenthaler), Charles Kimbrough (The Governor), Barry Flatman, Ted Simonett, Ken James

Soggetto

divorziati, giornalisti televisivi ambedue, John Sullivan e Christy Colleran di Chicago si vogliono peraltro ancora bene e si stimano molto, malgrado il loro temperamento dissacratorio e pungente. Un giorno lei si innamora di Blaime Bingham, che è un commerciante (un bel giovanotto conosciuto durante una vacanza) e le viene in mente di fargli conoscere Sullivan, prima di lasciare per sempre la professione. Ma non fa a tempo ad arrivare a Chicago che il suo frenetico ex marito la invia nella prigione dello Stato ad intervistare Ike Roscoe (il quale ha ucciso un tale che riforniva di droga il figlio, buttandolo giù da un ponte) e che sta per salire sulla sedia elettrica. Lo scoop di Christy fa sensazione e i cittadini scrivono e telefonano al Governatore, sollecitando la grazia. Ma ciò ostacola le ambizioni di Roy Ridnitz, il Procuratore di Stato, che ha in corso la sua campagna elettorale. A Roy l'esecuzione fa comodo e decide di anticiparla di due ore e di trasmetterne in diretta alla televisione le tristi fasi, mentre per conto suo il Governatore ha già deciso di comunicare alla gente, alle ore 23, la concessione della grazia al condannato. Senonchè, nel momento fatale, un guasto si produce nell'impianto elettrico del carcere e Roscoe un uomo minuto, per giunta prestigiatore ormai avvinto dalle cinghie alla sedia ed incappucciato, riesce a fuggire. Christy, mentre sta per partire con Blaime, passando davanti alla prigione insolitamente al buio, fiuta un altro scoop, pianta lì per lì Bingham. insegue e recupera Roscoe e lo nasconde dentro una fotocopiatrice in sala stampa. Qui arrivano tutti: l'inviperito Roy (con tanto di armati al seguito), l'avvocatessa di Roscoe in lacrime la canéa dei reporter e dei fotografi e lo stesso Sullivan il quale, per liberare Roscoe nascosto, compra con un assegno la fotocopiatrice in questione ed esce con questa. Ma il "servizio" della efficientissima Christy non può dirsi ancora concluso e, per fare ciò, la donna manda all'aria la partenza ed il prossimo matrimonio con Blaime, arrivato anche lui sul posto a complicare le cose. Finirà che il malvagio maneggione Roy svelerà le sue macchinazioni, senza accorgersi che lo Stato intero lo sta vedendo e sentendo in diretta, grazie alle astuzie di Sullivan. Per quanto concerne i casi personali di Christy, Bingham comprende che con lei e la sua passione per la professione l'avvenire non sarebbe roseo ed è meglio cedere il campo ad altri. Il primo candidato è sempre Sullivan, con il quale la donna parte felice per la seconda luna di miele.

Valutazione Pastorale

versione cinematografica della commedia "Prima pagina" di Ben Hecht e Charles Mc Arthur, questo "Cambio marito" non è che poi brilli eccessivamente. Ora c'è di mezzo la televisione e, forse volutamente il film è più fracassone e plateale. Gli inizi sono promettenti e briosi, poi il ritmo si butta nel farsesco. Si può sopportare la lunghezza di una tragedia, ma una farsa lunghissima finisce con il tediare, specie quando risultano innegabilmente forzati i toni e scarso lo scoppiettio. Gli scoop giornalistici ed i reportage clamorosi sono sempre esistiti: certo è, tuttavia, che tutta la sequenza dell'esecuzione con il condannato, il sacerdote che prega ed il vociare dei paparazzi rasenta il cattivo gusto, anche se si conclude con la straordinaria fuga dello sfortunato Roscoe (bravissimo attore per parte sua). Qualche grossolanità; grintosi e frenetici gli interpreti, per trovarsi in sintonia con il copione: regia spavaldamente alla brava.

Le altre valutazioni

Sfoglia l'archivo
Ricerca Film - SerieTv
Ricerca Film - SerieTV