CAPE FEAR – IL PROMONTORIO DELLA PAURA

Valutazione
Inaccettabile, Violento
Tematica
Male
Genere
Thrilling
Regia
Martin Scorsese
Durata
123'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CAPE FEAR
Distribuzione
U.I.P.
Soggetto e Sceneggiatura
Wesley Strick tratto da una sceneggiatura di James R. Webb e dal romanzo di John D. Mac Donald
Musiche
Elmer Bernstein
Montaggio
Thelma Schoonmaker

Sogg.: tratto da una sceneggiatura di James R. Webb e dal romanzo di John D. Mac Donald - Scenegg.: Wesley Strick - Fotogr. (scope/a colori): Freddie Francis - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: Thelma Schoonmaker - Dur.: 123' - Produz.: Barbara De Fina - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Robert De Niro (Max Cady), Nick Nolte (Sam Bowden), Jessica Lange (Leigh Bowden), Joe Don Baker (Claude Kersek), Robert Mitchum (Elgart), Juliette Lewis (Danielle Bowden), Gregory Peck (Lee Heller), Martin Balsam, Fred Dalton Thompson, lleana Douglas

Soggetto

Ad un processo per stupro contro Max Cady, l'avvocato difensore Sam Bowden ha omesso la presentazione di un rapporto che poteva in parte fargli ridurre la pena. Uscito dopo 14 anni ed avendo acquisito le prove del danno subito, Cady elabora un diabolico piano per vendicarsi di lui. Comincia innanzitutto a farsi riconoscere ed a minacciarlo velatamente, quindi passa all'azione avvelenando il cane della moglie e quindi seviziando brutalmente la sua collega ed amante Lori Davis. Vano è il tentativo di farlo arrestare per vagabondaggio: Cady ha un cospicuo conto in banca. L'amica, per tema di scandali, rinuncia a denunciare l'aggressore e Sam si vede costretto ad assumere un investigatore, Claude Kersek, che tenta dapprima di impaurire Max minacciandolo, ma con scarsi risultati. Frattanto le attenzioni di Max si spostano sulla giovane figlia dell'avvocato, Danielle, che viene attirata con un inganno nel Teatro della scuola, dove avviene un vero e proprio plagio della ragazza, per metterla contro i genitori e preparare una futura seduzione. Ma il padre lo viene a sapere, e furibondo decide di far pestare Cady, come lo consigliava di fare Kersek, ma ingenuamente lo va a minacciare in un pub. Dopo il pestaggio, che finisce per ritorcersi sugli aggressori, data la forza bruta dell'ex galeotto, Sam si trova incriminato perché Max ha registrato la conversione e lo denuncia. A questo punto Sam e Kersek decidono di fingere un'assenza di due giorni dell'avvocato in modo da attirare in casa Cady e poterlo uccidere per legittima difesa. Ma l'uomo riesce ad introdursi in casa assassinando la cameriera ed il detective. Terrorizzati i tre fuggono a Cape Fear in fuoristrada, sotto il quale si è legato il maniaco, e prendono un battello sul fiume. Qui, in una serie di colpi di scena, tra lotte selvagge sul fiume, violenze fisiche e morali e sadiche minacce, finalmente l'avvocato riesce ad eliminare il mostro.

Valutazione Pastorale

Remake del thriller girato nel '63 da Jack Lee Thompson con Robert Mitchum e Gregory Peck che qui accettano con molta autoironia due particine, il film di Scorsese è, a dir poco, ridondante. Non si può negare al geniale regista italo-americano un grande istinto cinematografico, ma occorre sottolineare che qui, come in altri casi, la smania di insistere, su certi dettagli decorativi, sia psicologici che scenografici, lo porta a calcare assai la mano sulla sceneggiatura, fino a proporre dei personaggi, che finiscono per essere poco credibili. La bravura dell'istrione De Niro e della sorprendente Juliette Lewis, acerba e maliziosa, non basta a rendere la pellicola un classico del genere, nonostante gli inni di lode di parte della critica. Sul piano pastorale il campionario di bassezze ed efferatezze, non riscattato in alcun modo da una sia pur pallida luce di speranza, motiva il giudizio negativo.

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