CAPO NORD

Valutazione
Discutibile, velleitario
Tematica
Giovani, Lavoro, Mafia
Genere
Drammatico
Regia
Carlo Luglio
Durata
103'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Italia
Distribuzione
Thule Film
Musiche
Paolo Pagnani, Beat Tornados, 109 Mhz
Montaggio
Alessio Doglione, Stefano Chierchié

Orig.: Italia (2002) - Sogg. e scenegg.: Carlo Luglio - Fotogr.(Panoramica/a colori): Frederic Fasano - Mus.: Paolo Pagnani, Beat Tornados, 109 Mhz - Montagg.: Alessio Doglione, Stefano Chierchié - Dur.: 103' - Produz.: Silvana Leonardi, Enzo Di Marino, Rosa Russo.

Interpreti e ruoli

Emanuele Valenti (Ettore), Francesco Vitiello (Francesco), Alberto 'Polo' Cretara (Genny), Luca Riemma (Fofò), Stig Henrik Hoff (Laurence), Ingar Helge Gimle (Jack), Sofian Guermi (Abdu), Ella Ege Bye . (Carolyne)

Soggetto

Quattro ragazzi napoletani (Ettore, Francesco, Genny, Fofò) arrivano ad Amburgo dove, su segnalazione, intendono svaligiare la cassaforte in un appartamento attualmente vuoto. I soldi previsti però non ci sono e allora i quattro, non volendo tornare a casa, decidono di proseguire il viaggio fino ad Oslo. Nella capitale norvegese trovano alloggio in casa di un'anziana signora, e così cominciano le loro giornate all'insegna della precarietà. Rubano nei negozi, poi un certo Jack offre loro del lavoro in nero come scaricatori. Fofò, che era stato arrestato, scappa e cade nelle grinfie di un gruppo di ex jugoslavi che vivono ai margini della città. Un giorno la padrona di casa, esasperata, li manda via. I ragazzi si trasferiscono da Jack, ma il posto è frequentato da alcolisti, e ben presto viene abbandonato. Abdu, un altro immigrato, si offre di ospitarli. Ma intanto Jack viene picchiato dagli slavi, e Laurence, anch'egli operaio in nero, depresso si impicca. Francesco torna dalla padrona di casa che rifiuta di accoglierli e allora lui la uccide. Del delitto viene incolpato Laurence. Le speranze di combinare qualcosa di buono insieme sono ormai svanite. Ettore, che racconta la vicenda con voce f.c., informa su quello che è successo dopo: Genny si è sposato con Teresa ed ha aperto un ristorante; Fofo, tornato a Napoli, è entrato nella camorra; Francesco lavora con i cavalli ad Agnano. E Ettore, che voleva fare l'attore, ora accompagna i turisti nella zona di Capo Nord.

Valutazione Pastorale

"Con questa storia -dice Carlo Luglio, esordiente- ho voluto descrivere lo smarrimento, la confusione di quando si è giovani e senza prospettive...L'aspetto da evidenziare riguarda la scelta di voler raccontare un gruppo che si incontra con un altro gruppo. E' quindi la coralità ad essere accentuata a discapito del singolo approfondimento...Storia che cambia in continuazione umore, stile, genere e che gira circolarmente con la medesima confusione insita nei personaggi...". Non è forse un caso che Luglio parli per due volte di 'confusione'. In effetti, nella consapevolezza di prendere spunto da un dato magari realistico (giovani che vanno all'estero senza una minima idea di che cosa vogliono fare), il regista accumula una serie di situazioni che si muovono tra stereotipo, banalità, ripetizione e, quel che rende più faticoso il racconto, non sa come muoversi all'interno della trama. Non c'é denuncia, nè condanna, nè partecipazione, non c'è elaborazione drammatica della materia: solo il finale fa intravedere qualche atteggiamento meno rinunciatario. Ma nell'insieme si tratta di un'occasione persa per radiografare il disagio di alcune fasce giovanili contemporanee. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come discutibile, e velleitario proprio per evidenziare il divario tra le intenzioni e i modesti esiti conclusivi.

Utilizzazione

In programmazione ordinaria l'utilizzazione può essere trascurata. Qualche recupero può avvenire in proposte su esordienti italiani e sul rapporto cinema/giovani. Attenzione é da tenere per i minori in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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