CHE FINE HANNO FATTO I MORGAN ?

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Marc Lawrence
Durata
100'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Did You Hear About Morgans ?
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Musiche
Theodore Shapiro
Montaggio
Susan E. Morse

Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg. e scenegg.: Marc Lawrence - Fotogr.(Scope/a colori): Florian Ballhaus - Mus.: Theodore Shapiro - Montagg.: Susan E. Morse - Dur.: 100' - Produz.: Martin Shafer, Liz Glotzer.

Interpreti e ruoli

Sarah Jessica Parker (Meryl Morgan), Hugh Grant (Paul Morgan), Sam Elliott (Clay Wheeler), Mary Steenburgen (Emma Wheeler), Elisabeth Moss (Jackie Drake), Michael Kelly (Vincent), Vincenzo Amato (Girard), Jessie Liebman . (Adam Feller)

Soggetto

Ormai sull'orlo del divorzio, Meryl e Paul Morgan assistono casualmente ad un omicidio e diventano il bersaglio di un killer di professione. L'unico modo per salvare i testimoni é farli entrare in un programma di protezione. Il che significa toglierli da New York e nasconderli in una paesino del Wyoming. Per i due, abituati alla frenetica vita di Manhattan (lei agente immobiliare, lui avvocato) é un duro colpo. Davanti a prati, boschi e mucche la giornata sembra non passare mai. Tuttavia, lentamente, proprio il fatto di avere tanto tempo a disposizione permette a Meryl e Paul di parlare meglio di loro stessi, di indagare sulle loro divisioni, di ritrovare armonia sulla volontà di avere un figlio. Decidono allora di restare sposati e, quando tornano a New York, hanno un figlio adottato, e uno in arrivo. Tutto bene, salvo qualche imprevisto sempre posssibile.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una commedia facile e scorrevole, incentrata sulle schermaglie di una coppia di successo divisa tra privato e carriera. Il contrasto tra la frenesia della Grande Mela e l'armonia della cittadina agreste, dove tutti i parametri quotidiani sono stravolti, é certo abbastanza facile e tuttavia permette al copione di dare spazio a non poche notazioni di qualche arguzia. Tutto affidato al succedersi degli sbalzi umorali dei due protagonisti, il ritmo è sostenuto, e forse trova qualche freno nella immobile maschera di Hugh Grant, che ha una sola, poco ispirata espressione da contrito cronico. C'è il lieto fine, all'apparenza rovesciato da una telefonata senza risposta che magari pochi sentiranno perché arriva alla fine dei titoli di coda. Dal punto di vista pastorale, il film, del genere 'commedia sentimentale', é da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.

Utilizzazione

Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come prodotto gradevole e di buon livello professionale.

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