CHINESE BOX

Valutazione
Complesso, Discutibile, dibattiti*
Tematica
Rapporto tra culture
Genere
Drammatico
Regia
Wayne Wang
Durata
110'
Anno di uscita
1997
Nazionalità
Hong Kong
Titolo Originale
CHINESE BOX
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Jean Claude Carriere, Larry Gross Wayne Wang, Jean Claude Carriere, Paul Theroux
Musiche
Graeme Revell
Montaggio
Christopher Tellefsen

Sogg.: Wayne Wang, Jean Claude Carriere, Paul Theroux - Scenegg.: Jean Claude Carriere, Larry Gross - Fotogr. (Panoramica/a colori): Vilko Filàc - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: Christopher Tellefsen - Dur.: 110' - Produz.: Lydia Dean Pilcher, Jean Louis Piel Productions.

Interpreti e ruoli

Jeremy Irons (John Spencer), Gong Li (Vivian), Maggie Cheung (Jean), Michael Hui (Chang), Ruben Blades (Jim), Emma Lucia (Armanda Everheart), Ken Bennett (Rick), Harvey Stockwin, Jonathan Midgley, Bruce Walker, Julian Chang, Emotion Cheung, Maria Cordero, Kui Shen.

Soggetto

John, giornalista inglese residente da quindici anni ad Hong Kong, scopre di avere pochi mesi di vita a causa di una rara malattia del sangue. John è in segreto innamorato di Vivian e, di fronte a questa estrema situazione, decide di vivere liberamente la propria passione. Vivian, che si occupa di un bar karaoke, è preoccupata dal fatto che il suo fidanzato Chang non si decide a sposarla a motivo del suo torbido passato. Entrambi bisognosi di comprensione in un momento difficile, John e Vivian si lasciano andare ad un reciproco affetto e si innamorano. In un locale, John conosce Jean, una prostituta, intuisce che ha passato vicende molto significative e, dopo alcune insistenze, riesce a farsi raccontare tutto alla videocamera. Mentre svolge il proprio lavoro di cronista, John sente il male avanzare e, insieme, anche gli avvenimenti incalzano. Nella notte del 30 giugno 1997 avviene il passaggio di consegne: Hong Kong torna alla Cina. John e Vivian hanno un ultimo incontro. Poi lui, sul lungo mare, lentamente muore e affida alle immagini i suoi ultimi istanti. Lei, incerta sul futuro, cammina al mercato.

Valutazione Pastorale

Il film si muove tra cronaca pubblica e privata, tra la realtà della prima e la fiction della seconda. Sullo sfondo di avvenimenti importanti, che in qualche modo segnano la storia di questa fine millennio, come il ritorno della occidentalizzata Hong Kong alla Cina proletaria, va avanti una storia d’amore all'insegna di passione, romanticismo e morte. Se da un lato appare fin troppo facile il parallelismo tra la fine del giornalista e quella di un mondo che a sua volta sta scomparendo non si sa con quale futuro, dall'altro il film ha il pregio, anche sul piano pastorale, di osservare a fondo l’animo dei personaggi, di coglierli in uno stato di attesa e di sospensione, sbilanciati ora verso il conforto dei sentimenti ora verso la paura del domani. Film forse frammentario e discontinuo, con qualche momento un po' fuori misura, ma nell’insieme interessante, anche considerando che il regista è nato proprio ad Honk Kong e sa bene ritrarre la vita di questa convulsa metropoli. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per i minori. Gli argomenti affrontati (il ruolo del giornalista come testimone, Hong Kong ponte tra occidente e oriente, incontro tra culture diverse, melodramma e realismo...) lo rendono molto adatto anche in occasioni più mirate.

Le altre valutazioni

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