CITY HALL **

Valutazione
Accettabile-riserve, realistico
Tematica
Giustizia, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Harold Becker
Durata
114'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CITY HALL
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Robert C. Jones, David Bretherton

Orig.: Stati Uniti - Sogg. e scenegg.: Ken Lipper, Paul Schrader, Nicholas Pileggi, Bo Goldman - Fotogr.(panoramica/a colori): Michael Seresin - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Robert C. Jones, David Bretherton - Dur.: 114' - Produz.: Edward R. Pressman, Ken Lipper.

Interpreti e ruoli

Al Pacino (John Pappas), John Cusack (Kevin Calhoun), Bridget Fonda (Marybeth Cogan), Danny Aiello (Frank Anselmo), Tony Franciosa (Paul Zapatti), Martin Landau (Walter Stern), Richard Schiff (Larry Schwartz), Nestor Serrano, Lauren Velez, David Paymer, Lindsay Duncan, Angel David, Roberta Peters, Mel Winkler .

Soggetto

A New York, durante una sparatoria tra un poliziotto, Eddie Santos, e uno spacciatore in libertà vigilata, Tino, nipote del boss mafioso Paul Zapatti, muore accidentalmente un bambino di colore. E' una brutta storia che può far incrinare l'impalcatura politica faticosamemte costruita dal sindaco del partito democratico John Pappas. Per questo fatto il suo vice, il giovane Kevin Calhoun, è alle prese da un lato con l'avvocatessa Marybeth Cogan, che difende i diritti della vedova Santos, e dall'altro con Frank Ansel-mo, leader democratico interessato ad un prolungamento della metropolitana collegato ad un colossale progetto commerciale, voluto da uomini d'affari in combutta con Zapatti, amico di Frank, al cui interessamemto risale l'anomalo rilascio della libertà vigilata a Tino. Seguendo una pista, Calhoun conosce Larry Schwartz, incaricato del tribunale: costui rivela che egli ha solo vidi-mato il documento, in realtà rilasciato dall'insospettabile giudice Walter Stern. Schwartz, che ha chiesto invano protezione ad Anselmo, viene ucciso mentre telefona a Kevin. La commissione di vigilamza della polizia frattanto tenta di montare, con una cospicua somma fatta trovare nello chalet di campagna, un caso di corruzione su Santos cui Marybeth si oppone ferma-mente, spalleggiata da Kevin. I due incontrano in segreto Vinnie Zapatti, altro nipote e testimone della sparatoria, che promette l'indomani di rilascia-re importanti rivelazioni sul caso in cambio di una somma per espatriare, ma viene ucciso. Messo alle strette, il giudice confessa il suo sbaglio, ma anche che è stato spinto all'illecita decisione, per fare un favore a Zapatti tramite Anselmo, che si uccide. Deluso, Kevin Calhoun va via da New York.

Valutazione Pastorale

L'unica novità di questo film è che al posto del solito "tycoon" della finanza o dell'industria, o del solito politicante c'è il sindaco di New York. Per il resto, sia pure mescolati con molto mestiere e resi da un ottimo cast, gli ingredienti di questa "Connection" municipale sono i soliti: stessi discorsi mafiosi ammantati in un look politico-economico machiavellico, solida demagogia, soliti discorsi ai soliti funerali, con brillanti, commoventi panegirici di defunti dei quali si farebbe volentieri a meno ma che bisogna strumentalizzare ai propri fini elettorali, sfruttando al meglio le proprie capacità oratorie e l'emotività di una famiglia ed una comunità ostile ma affranta e perciò vulnerabile. Qui abbiamo un delitto apparentemente casuale che scoperchia un calderone ribollente con una sfilza di corrotti e corruttori che vanno dal sindaco al leader del partito che lo fa eleggere, da un giudice insospettabile ad un apparato municipale che non esita ad infangare la memoria di un poliziotto pluridecorato. Non che il film sia diretto male o mal recitato, tutt'altro, o che non rifletta una realtà possibile, solo che queste cose vengono lette, forse troppo spesso, sui giornali.

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