COLLATERAL BEAUTY

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti
Tematica
Famiglia - genitori figli, Metafore del nostro tempo, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
David Frankel
Durata
97
Anno di uscita
2017
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Collateral beauty
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Theodore Shapiro
Montaggio
Andrew Marcus

Orig.: Stati Uniti (2016) - Sogg. e scenegg.: Allan Loeb - Fotogr.(Scope/a colori): Maryse Alberti - Mus.: Theodore Shapiro - Montagg.: Andrew Marcus - Dur.: 97 - Produz.: Bard Dorros, Michael Sugar, Allan Loeb, Anthony Bregman, Kevin Frakes.

Interpreti e ruoli

Will Smith (Howard), Edward Norton (Whit), Kate Winslet (Claire), Michael Pena . (Simon), Naomie Harris (Madeleine), Keira Knightley . (Amy), Jacob Latimore (Raffi), Ann Dowd (Sally Price), Jimmy Palumbo (Super), Kylie Rogers (Allison), Shirley Rumierk (moglei di Simon), Helen Mirren (Brigitte)

Soggetto

New York oggi. Manager di successo, Howard è incapace di elaborare il lutto relativo alla perdita della propria figlioletta. Frequenta un gruppo di sostegno, ma senza convinzione. A un certo punto affida la propria sofferenza ad alcune lettere indirizzate alla Morte, all’Amore e al Tempo...

Valutazione Pastorale

La lettura del film è abbastanza facile: il racconto di come un uomo ritrova slancio nella vita dopo una profonda crisi, grazie al recupero delle cose semplici e all'apparenza meno importanti. Il racconto prende un piega metaforico-surreale, quando Howard incontra davvero la personificazione di Morte, Amore e Tempo, pronti a dargli risposte. Il copione è un racconto condotto con stile avvolgente, seppur oscillante (troppo) verso il mélo e il sentimentalismo, ma diventa una piacevole sorpresa quando i vari piani della realtà e della doppia finzione si intersecano e si confondono, mettendo il protagonista nei panni di chi è costretto ad arrendersi al prevalere della vita sulla morte. Trattandosi di una vicenda a fasi alterne, se l'attenzione resta coinvolgente, il merito va soprattutto agli interpreti, che danno forza e convinzione ai rispettivi ruoli 'doppi'. "Collateral Beauty" è alla fine una storia dalle buone premesse, ma dagli esiti un po’ incerti e didascalici. Nel complesso, comunque, il film è valutare sotto il profilo pastorale come consigliabile, problematico e a adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come esempio di prodotto americano che prova ad unire un dato fortemente commerciale (il cast di prima fascia) con un taglio narrativo quasi all' "europea" per temi e svolgimento.

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