CONTRO IL DESTINO

Valutazione
Discutibile, realistico
Tematica
Famiglia, Famiglia - genitori figli
Genere
Drammatico
Regia
Olivier Assayas
Durata
99' – Produz.: Arena Films, Paris; Erre Produzioni, Roma
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
PARIS S'EVEILLE
Distribuzione
D.A.R.C.
Musiche
John Cale
Montaggio
Luc Barnier

Sogg. e scenegg.: Olivier Assayas - Fotogr.(panoramica/a colori): Denis Lenoir - Mus.: John Cale - Montagg.: Luc Barnier - Dur.: 99' – Produz.: Arena Films, Paris; Erre Produzioni, Roma - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Judith Godreche (Louise), Jean-Pierre Leaud (Clement), Thomas Langmann (Adrien), Martin Lamotte (Zablonsky), Ounie Lecomte (Agathe), Antoine Basler (Victor)

Soggetto

Lo scioperato Adrien, un diciannovenne allo sbando, non vede il padre Clement da quand'era adolescente, e ha lasciato la madre da mesi senza mai dare notizie. Tornato a Parigi, viene accolto dai rimbrotti del padre, appena uscito da un diverbio con Louise, una diciottenne parigina aspirante attrice, capricciosa e caparbia convivente, la quale rifiuta il paternalismo autoritario di Clement, che la tratta da bambina e ostacola le sue aspirazioni. Dapprima indifferente, Adrien è preso ben presto da forte passione per la giovane, che vuol lasciare Clement, e le si fa complice. Louise si abbandona a una relazione passionale con Adrien, che pur si rivela invischiato in traffici illeciti e dedito a espedienti truffaldini. Louise prova pure a far qualcosa come aiuto parrucchiera nel salone della madre, pur di racimolare del denaro per continuare i suoi andirivieni tra fotografi, produttori, studi televisivi a caccia di un provino o di una particina che l'aiuti a realizzare il proprio sogno. Dopo aver litigato anche con la madre, scostante, arcigna e ostile alle aspirazioni di lei, Louise si avventura nel mondo insidioso dello spettacolo e della pubblicità: posa nuda per un fotografo, si droga, continua la sua relazione con Adrien, cedendo contemporaneamente alle lusinghe di un produttore televisivo, per il quale infine lo abbandona, pur di trovarsi un ruolo qualsiasi in televisione. Quando si ripresenta ad Adrien, prevedendo uno scoppio di gelosia, lo trova al contrario consenziente, e indifferente al punto da confidarle che, essendo ricercato dalla polizia, attende da un amico un passaporto falso per andarsene in Argentina. Louise torna allora da Clement, che la riceve con altrettanta indifferenza, avendo già provveduto a sostituirla con un'altra convivente.

Valutazione Pastorale

Il film risulta piuttosto scadente, narrativamente mal distribuito fra lunghe sequenze dedicate a particolari di contorno (l'avventuroso percorso di Adrien dal treno alla casa paterna; il noioso monologo del padre inquisitore; le domande a non finire del pubblicitario alla trasognata Louise; gli sconnessi notturni di Adrien e compagni nelle loro imprese da criminali inesperti; i lunghissimi primi piani sul volto di Judith Godreche. A voler salvare tematicamente qualcosa, almeno nelle intenzioni del regista, si dovrebbe ricorrere al tema dello spaccato d'ambiente, di una gioventù – non solo parigina – completamente demotivata, come conseguenza di un inesistente tessuto familiare, di una società annoiata e senza valori, di un andazzo morale e qualunquista, di adulti presuntuosi e di giovani allo sbando, segni tutti che dovrebbero far riflettere, ma che vengono presentati dal regista senza mordente e con una specie di apatìa, rifuggente da ogni posizione definita con il risultato di riuscire poco convincente.

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