CYPHER

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Fantascienza
Genere
Fantascienza
Regia
Vincenzo Natali
Durata
95'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Cypher
Distribuzione
Mediafilm
Musiche
Michael Andrews
Montaggio
Bert Kish

Orig.: Stati Uniti (2002) - Sogg. e scenegg.: Brian King - Fotogr.(Normale/a colori): Derek Rogers - Mus.: Michael Andrews - Montagg.: Bert Kish - Dur.: 95' - Produz.: Casey La Scala, Paul Federbush, Wendy Grean, Hunt Lowry.

Interpreti e ruoli

Jeremy Northam (Morgan Sullivan/Jack Thursby), Lucy Liu (Rita Foster), Nigel Bennett (Finster), Timothy Webber (Callaway), David Hewlett (Vergil Dunn), Kari Matchett (Diane Thursby), Anne Marie Scheffer . (Amy Sullivan)

Soggetto

Deciso a dare una svolta alla propria monotona esistenza, Morgan Sullivan viene assunto dalla Digicorp Technologies, una multinazionale, con il compito di spia industriale ai danni della concorrente Sun System. Da Omaha Sullivan comincia una serie di viaggi attraverso gli Stati Uniti per partecipare a incontri e conferenze e carpire qualche segreto. Quando incontra una certa Rita Foster, costei gli rivela che in realtà é tutto un inganno: lui, Sullivan, viene 'lavorato' per fargli cambiare identità, farlo diventare Jack Thursby e quindi un agente della Sun System. Rita aggiunge che è necessario che lui incontri Sebastien Roohc, un free lance che può farlo uscire da quella situazione. Sullivan nel frattempo é in possesso di un CD con informazioni su tutti i personaggi incontrati. Al momento di andare da Sebastien, Rita viene ferita. Ora Sullivan trova la forza per reagire e scappare insieme alla donna. Ora eccoli insieme in una imbarcazione in alto mare. Lui butta il CD in acqua. Poi i due si baciano.

Valutazione Pastorale

Più che riferito alla ricerca di una identità, il racconto sembra puntare sulla paura della perdità di identità. In sostanza il protagonista non è Morgan Sullivan, né Jack Thursby ma Sebastien, ossia quello verso cui lui cerca la salvezza e che non si vede comparire. Miscelando suggestioni di vari titoli recenti (da "Matrix" a "Paycheck"), il copione è calato in una buona cornice dai colori virati in seppia e in ambienti asettici che restituiscono bene l'idea del pericolo rappresentato dai tanti manipolatori di personalità in giro per il mondo. Se il campanello d'allarme suonato dalla vicenda ha toni un po' bassi è per la scarsa incisività della regia, troppo lenta in alcuni passaggi e troppo articifiosamente costruita in altri. Nell'insieme comunque si tratta di un decoroso film di genere che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile e semplicistico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo conto dei limiti realizzativi indicati. Da riservare meglio ad appassionati di fantascienza.

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