DANZA DI SANGUE

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Letteratura, Politica-Società, Terrorismo
Genere
Drammatico
Regia
John Malkovich
Durata
135'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Spagna, Stati Uniti
Titolo Originale
The Dancer Upstairs
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Musiche
Alberto Iglesias
Montaggio
Mario Battistel

Orig.: Stati Uniti/Spagna (2001) - Sogg. e scenegg.: Nicholas Shakespeare dal proprio romanzo "The dancer upstairs" - Fotogr.(Panoramica/a colori): José Luis Alcaine - Mus.: Alberto Iglesias - Montagg.: Mario Battistel - Dur.: 135' - Produz.: Andrés Vicente Gomez, John Malkovich.

Interpreti e ruoli

Javier Bardem (Augustin Rejas), Juan Diego Botto (Sucre), Laura Morante (Yolanda), Elvira Minguez (Llosa), Abel Folk (Ezequiel Duram), Oliver Cotton (generale Merino), Alexandra Lencastre (Sylvina), Luis Miguel Cintra (Calderon), Javier Manrique (Clorindo), Marie-Anne Berganza . (Laura)

Soggetto

In un Paese dell'America Latina insanguinato dalle azioni di un movimento terroristico ben organizzato, Augustin Rejas é l'agente di polizia incaricato del tentativo di arrestare Ezequiel, il feroce capo dei guerriglieri rivoluzionari maoisti. Rejas ha lasciato la carriera di avvocato per dedicarsi ad un "modo più onorevole di servire la legge". Nello svolgimento delle indagini però Rejas deve fare i conti con la corruzione che lo circonda, mentre fuori i seguaci di Ezequiel si producono in brutali attentati. Nei pochi momenti di pausa Rejas accompagna la figlia piccola a scuola di danza. Qui conosce l'insegnante Yolanda, con la quale sembra avviarsi una certa simpatia. Gli eventi però incalzano. Inseguimenti e appostamenti consentono di individuare un possibile rifugio del capo dei guerriglieri. Ma quando Rejas arriva con la polizia vi trova Yolanda, che é amica e complice di Ezequiel. Arrestata, la donna viene processata e condannata. Tempo dopo, Rejas è a colloquio con un uomo politico: tratta per la riduzione della pena ad Yolanda in cambio della rinuncia a candidarsi alle elezioni presidenziali.

Valutazione Pastorale

Adattando un romanzo di Nicholas Shakespeare, John Malkovich, attore di notevole livello, debutta nella regia. Il copione è di genere drammatico con presenze di toni ora da spy-story ora romantici ora vagamente politici. Entrano in ballo scelte grosse: quale sia la strada migliore per mettersi al servizio del proprio Paese, fino a dove si possano spingere le indagini, quali confini ci siano tra repressione e contestazione, quale ruolo possa e debba giocare il sentimento d'amore. Tutto questo é presente nel racconto che procede accompagnato da buone intenzioni, da una volontà di far trionfare giustizia ed equilibrio. A non reggere è l'impalcatura generale: tensione narrativa solo a tratti, ritmi frammentari, buone atmosfere ma scarsa convinzione nelle motivazioni di fondo. Forse suggestionato da tanti titoli visti e interpretati, Malkovich si frammenta in molti particolari ma perde di vita il quadro d'insieme. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, segnalandone però l'aspetto costantemente semplicistico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria come spettacolo non del tutto riuscito ma coinvolgente. Attenzione per i minori in occasione di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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