D’ARTAGNAN – The musketeer

Valutazione
Accettabile, semplice**
Tematica
Film per ragazzi
Genere
Avventuroso
Regia
Peter Hyams
Durata
105'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Francia, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti
Titolo Originale
The musketeer
Distribuzione
Mediafilm
Soggetto e Sceneggiatura
Gene Quintano, Fabrice Ziolkowski tratto dal romanzo "I tre moschettieri" di Alexander Dumas
Musiche
David Arnold
Montaggio
Terry Rowlings

Orig.: Stati Uniti/Gran Bretagna/Germania/Francia (2001) - Sogg.: tratto dal romanzo "I tre moschettieri" di Alexander Dumas - Scenegg.: Gene Quintano, Fabrice Ziolkowski - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Hyams - Mus.: David Arnold - Montagg.: Terry Rowlings - Dur.: 105' - Produz.: Moshé Diamant.

Interpreti e ruoli

Justin Chambers (D'Artagnan), Tim Roth (Febre), Stephen Rea (Richelieu), Catherine Deneuve (la regina), Mena Suvari (Francesca), Jean Pierre Castaldi (Planchet), Nick Moran (Aramis), Jan Gregor Kremp (Athos), Steve Speirs (Porthos), David Schofield (Rochefort)

Soggetto

Il piccolo D'Artagnan assiste alla uccisione violenta dei genitori da parte del perfido Febre, capitano mercenario al soldo del cardinale Richelieu. Cresciuto, avendo a fianco il fido e prezioso Planchet, D'Artagnan arriva a Parigi, incontra Aramis e Porthos e, dopo qualche diffidenza, riesce ad accreditarsi come figlio di un vecchio moschettiere del Re brutalmente ucciso anni prima. Intanto il messo spagnolo che sta arrivando per recarsi dal Re, viene eliminato dagli scagnozzi di Febre, ma i moschettieri sono fermi per disposizione di Richelieu. Quando Lord Buckingam è segnalato in arrivo da Londra per evitare la possibile guerra tra Francia e Inghilterra, Richelieu ritiene opportuno eliminarlo e lo dice a Febre. Quest'ultimo però mette in atto misure di follia estrema, di fronte alle quali il cardinale ha dei timori e ordina di fermarlo. Troppo tardi però, perché quando l'inglese arriva viene deviato in altra sede, dopoché Francesca, damigella della regina e innamorata di D'Artagnan, é stata fatta prigioniera. D'artagnan si dirige da solo verso il castello dei prigionieri, ma quando è sotto le mura anche gli altri tre lo raggiungono insieme a molti uomini. Alla resa dei conti, Febre spara per uccidere la regina ma Francesca si oppone e riceve il colpo. Febre e D'Artagnan ingaggiano allora un duello serrato, al termine del quale Febre muore. Il re e la regina ricevono con tutti gli onori i quattro moschettieri, e Francesca sorride felice.

Valutazione Pastorale

Delle vicende dei 'Tre Moschettieri' il cinema si è impossessato quasi fin dalla propria nascita. Dagli anni del "muto" ad oggi, il soggetto è uno dei più frequentati e quindi di conseguenza dei più destinati a subire variazioni e ad essere trasversale a molti generi. Questa versione n° 65 si muove decisamente lungo quello avventuroso, attraverso opportune scelte e commistioni narrative. A restare inalterata é la cornice storica, e, di conseguenza, abiti, panorami, ambienti: dall'autentico luogo natale di D'Artagna, agli altri sfondi, la ricostruzione é impeccabile, molto viva e aderente. La Storia, quella con la S maiuscola, è decisamente messa da parte, con l'obiettivo di dare maggiore risalto a delle figure come 'prototipi': il giovane in cerca di giustizia; il potere del Re; quello di Richelieu, tra dubbi e incertezze; il perfido Febre; l'eroina Francesca. Sono tutte figure che devono arrivare allo spettatore come 'senza tempo', ad indicare sentimenti attuali: amicizia, amore, lealtà, onore, coraggio. Il linguaggio del racconto poi é quello di oggi: moderno, si dice, come nel cinema d'azione, con i duelli organizzati alla maniera dell'action-movie di Hong Kong, con movimenti dinamici quasi da videogame, ma anche con ironia nel dipingere i singoli personaggi. Merito del film è dunque quello di saper accostare un argomento abusato con un linguaggio spregiudicato, un po' western, garantendo divertimento e piacere. Taglio giovanile, con una formula che rende plausibile sia la cornice storica sia certi rimandi all'attualità. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come positivo, accettabile quindi, e semplice nell'insieme della narrazione. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da proporre anche in altre occasioni come spettacolo e passatempo anche per ragazzi ben fatto e coinvolgente.

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