DEEP RISING – PRESENZE DAL PROFONDO

Valutazione
Futile, farneticante
Tematica
Genere
Fantastico
Regia
Stephen Sommers
Durata
104'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
DEEP RISING
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Stephen Sommers
Musiche
Jerry Goldsmith
Montaggio
Bob Ducsay, John Wright

Sogg. e Scenegg.: Stephen Sommers - Fotogr.: (Scope/a colori) Howard Atherton - Mus.: Jerry Goldsmith - Montagg.: Bob Ducsay, John Wright - Dur.: 104' - Produz.: Laurence Mark, John Baldecchi

Interpreti e ruoli

Treat Williams (John J. Finnegan), Famke Janssen (Trillian), Kevin J. O'Connor (Pantucci), Anthony Heald (Canton), Una Damon (Leila), Wes Studi (Hanover), Jason Flemyng (Mulligan), Djimon Hounsou (Vivo), Trevor Goddard, Clifton Powell, Derrick O'Connor, Cliff Curtis.

Soggetto

Dalle profondità del Mare Cinese meridionale affiorano alcune orribili creature che cominciano ad attaccare i passeggeri di una lussuosa nave da crociera. Ben presto la nave diventa una camera degli orrori galleggiante. In corsa verso la nave da crociera c'è la Saipan, capitanata dall'ingegnoso mercenario John, insieme al meccanico e al comandante in seconda. Quando arrivano, saltano a bordo e scoprono che qualcosa di terribile ha attaccato la nave. Il sangue scorre dappertutto. Tra i superstiti ci sono il comandante, l'armatore Canton e Trillian, ladra di gioielli. Finnegan e il suo equipaggio si trovano davanti il compito di dover respingere le creature mortali, ma insieme scoprono che sotto c'è anche una sporca operazione commerciale, secondo la quale l'armatore ha interesse a far affondare la nave per incassare il premio dell'assicurazione. Superati tremendi pericoli, Finnegan spara nell'occhio del mostro, poi lui e Trillian lasciano la nave sulle moto ad acqua. La nave esplode, mentre i due approdano su un isola. Da lontano si sente un rumore profondo. Forse un altro mostro è in arrivo sull'isola?

Valutazione Pastorale

il film si muove nell'ambito del genere "fantastico", con il consueto ricorso ad effetti speciali usati in maniera abbondante e non sempre appropriata. In assenza di autentiche motivazioni, proprio l'uso eccessivo di mostri marini, catastrofi e simili, finisce per creare solo ripetizione e confusione. Narrativamente la storia diventa sconnessa, va fuori misura, rivolta solo a creare un clima di paura troppo spesso inutile e pretestuoso. Un prodotto tutto sommato scadente che, dal punto di vista pastorale, può essere segnalato come farneticante e valutato come futile perché scoperto nei suoi obiettivi solo commerciali. Utilizzazione: è uno di quei film la cui programmazione, sia ordinaria sia di altro tipo, risulta sostanzialmente insignificante, anche se spia della tendenza a proporre storie che solleticano le paure nascoste dello spettatore.

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