DERAILED – ATTRAZIONE LETALE

Valutazione
Accettabile, crudezze
Tematica
Avidità, Denaro, Famiglia, Giallo - Triller
Genere
Thriller
Regia
Mikael Hafstrom
Durata
107'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Derailed
Distribuzione
Buena Vista International Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Stuart Beattie tratto dal romanzo "Ultima corsa" di James Siegel
Musiche
Edward Shearmur
Montaggio
Peter Boyle

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: tratto dal romanzo "Ultima corsa" di James Siegel - Scenegg.: Stuart Beattie - Fotogr.(Scope/a colori): Peter Biziou - Mus.: Edward Shearmur - Montagg.: Peter Boyle - Dur.: 107' - Produz.: Lorenzo Di Bonaventura.

Interpreti e ruoli

Clive Owen (Charles Schine), Jennifer Aniston (Lucinda Harris), Vincent Cassell (Philippe Laroche), Melissa George (Deanna Schine), Addison Timlin (Amy Schine), Rza (Winston Boyko), Tom Conti (Elliot), Xzibit (Dexter), Giancarlo Esposito (detective Church), David Morrissey (Sam), Rachel Blake . (Susan)

Soggetto

Sul treno dei pendolari per New York, Charles, sposato con una figlia malata, incontra Lucinda, anche lei maritata con prole. L'attrazione reciproca li conduce in un modesto albergo. Nella stanza, sul più bello, irrompe Philippe, spietato gangster che minaccia tutti, e poi comincia a ricattare Charles. L'uomo cede alla prima richiesta di soldi, poi anche alla seconda di 100mila dollari. Un giorno trova Philippe a casa sua in conversazione con la moglie e la figlia. Deciso a reagire, va all'ufficio di Lucinda per parlare con lei, ma scopre che quel nome corrisponde ad un'altra persona. A poco a poco si rivela l'inganno: Lucinda e Philippe sono complici e lei sul treno avvicina la vittima di turno. Stavolta ad intervenire nella stanza d'albergo é Charles. Arriva anche Philippe, sparatoria, Lucinda muore. In carcere, dove viene mandato per frode in ufficio, Charles ritrova Philippe e stavolta elimina anche lui. Ora può tornare a casa dalla famiglia.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un prodotto di genere, un thriller, ben costruito nello sviluppo della vicenda: condotto sul filo di una suspence che conduce a poco a poco al momento clou dello svelamento dell'inganno, e poi si concede un sottofinale, una seconda conclusione peraltro già anticipata dall'inizio, dal quale poi si procede a flashback. Gli ingredienti giusti insomma non mancano, e qualche sporadica incongruenza viene mascherata dal buon ritmo dato dalla incalzante regia dello svedese Hafstrom. Non si vogliono lanciare messaggi ma dare spazio all'aspro scontro tra il sogno dell'uomo medio di evadere dalla routine e la caduta nell'inferno delle azioni quasi senza via di ritorno. Ritratti secchi, asciutti, quasi stereotipi dell'immaginario per un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come accettabile e certamente segnato da crudezze varie. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza dei minori. Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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