DIRITTO D’AMARE

Valutazione
Discutibile, Complesso
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Leonard Nimoy
Durata
106'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE GOOD MOTHER
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Michael Bortman tratto dal romanzo di Sue Miller
Musiche
Elmer Bernstein
Montaggio
Peter Berger

Sogg.: tratto dal romanzo di Sue Miller - Scenegg.: Michael Bortman - Fotogr.: (panoramica/a colori) David Watkin - Mus.: Elmer Bernstein - Montagg.: Peter Berger - Dur.: 106' - Produz.: Silver Screen Partner IV

Interpreti e ruoli

Diane Keaton (Anna), Liam Neeson (Lou Cutter), Jason Robards (Muth), Ralph Bellamy (Brian), Teresa Wright. James Naugthon (Molly), Asia Vieira, Joe Morton, Katey Sagal

Soggetto

una giovane donna, Anna, separata dal marito Brian, infatuatosi di una sua impiegata, si innamora di uno scultore irlandese (Lou Cutter), con il quale stabilisce una piena intesa sul piano sessuale e affettivo e che molto spesso vive in casa di lei. La piccola Molly, che adora la madre, lega subito con il nuovo venuto. Durante però le vacanze con il padre, la bambina (appena seienne) gli racconta candidamente che un giorno, scorto Lou sotto la doccia, lei aveva guardato e toccato i suoi genitali. Brian chiama la moglie in giudizio, reclamando non solo il divorzio, ma l'affidamento della piccola. L'avvocato Muth persuade sia pure a fatica la donna che la sola linea di difesa possibile è quella che essa dichari che tanto lei, quanto l'amante hanno commesso uno sbaglio. Viene fuori nel corso del dibattimento che una notte Molly, insonnolita, si era rifugiata nel letto dei due, impegnati nel rapporto sessuale, peraltro riaddormentandosi subito. La naturale curiosità della bambina durante la doccia di Lou era dovuta sicuramente ad un libro scolastico sull'anatomia, che spiegava ai più piccoli il corpo degli esseri umani. Ovviamente la condanna è inevitabile. Anna per sua volontà precisa non vedrà mai più Lou Cutter, ma sarà duramente punita pocihé con il divorzio perde l'affidamento della figlia che adora. Anche l'appello appare impossibile e destinato a fallire. A date fisse, Anna rivedrà Molly in casa dei nonni e si ritrova a vivere sola e senza il calore di quell'affetto, che un complesso di circostanze ha del tutto sciupato e compromesso per sempre.

Valutazione Pastorale

circostanze imbarazzanti, sì, ma alla radice qualche grave irresponsabilità, tanta superficialità e leggerezza di comportamenti, sia della donna, sia dell'amante. Il nodo essenziale del film risiede nel procedimento giudiziario, con le penose ammissioni e dichiarazioni della donna, mosse a monte dalla indiscussa innocenza della curiosità infantile. Una vicenda realistica, una fra le tante che giudici e avvocati trattano assai spesso e i cui risvolti sul piano umano implicano aspetti delicati e dolorosi per tutti.

Le altre valutazioni

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