DRACULA

Valutazione
Futile, violenze
Tematica
Letteratura, Violenza
Genere
Horror
Regia
Dario Argento
Durata
106'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Italia, Spagna
Distribuzione
Bolero Film
Soggetto e Sceneggiatura
Dario Argento, Antonio Tentori, Stefano Piani, Enrique Cerezo tratto dal romanzo omonimo di Bram Stoker
Musiche
Claudio Simonetti
Montaggio
Marshall Harvey, Daniele Campelli

Orig.: Italia/Spagna (2012) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Bram Stoker - Scenegg.: Dario Argento, Antonio Tentori, Stefano Piani, Enrique Cerezo - Fotogr.(Scope/a colori): Luciano Tovoli - Mus.: Claudio Simonetti - Montagg.: Marshall Harvey, Daniele Campelli - Dur.: 106' - Produz.: Roberto Di Girolamo, Giovanni Paolucci, Enrique Cerezo per Multimedia Film Production.

Interpreti e ruoli

Thomas Kretschmann (Dracula), Marta Gastini (Mina Harker), Asia Argento (Lucy Kissinger), Rutger Hauer (Abraham Van Helsing), Unax Ugalde (Johnathan Harker), Miriam Giovanelli (Tania), Maria Cristina Heller (Jarmila), Augusto Zucchi (Andrej Kissinger), Giuseppe Lo Console (Zoran), Morgane Slemp (Inga), Franco Ravera . (prete)

Soggetto

Arrivato presso il castello del Conte Dracula, il giovane bibiotecario Jonathan Harker capisce di essere nella casa di un vampiro assetato di sangue. Sua moglie Mina è ospite dell'amica Lucy, figlia del sindaco del villaggio, ma non ha più notizie di lui e decide di andare a cercarlo al castello. Il suo arrivo svela il vero motivo del contatto con Harker: Mina somiglia in modo notevole a Dolingenm amata moglie di Dracula morta alcuni secoli prima. Per mettere fine al rischio di vampirizzazioni, arriva al castello il cacciatori di non morti Abraham Van Helsing...

Valutazione Pastorale

Argento non ha paura di confrontarsi con un 'gigante' del cinema horror di tutti tempi. Si tiene più vicino al testo letterario, non si fa tentare da facili variazioni o sconsiderati cambiamenti. Passato fuori concorso al Festival di Cannes 2012, il film poggia su una raffinata e studiata messa in scena: di estrema semplicità narrativa, ma di studiata capacità formale. Inquietante la fotografia di Luciano Tovoli, tutta 'notturna', cadenzate le musiche di Claudio Simonetti, arditamente appropriati i costumi, sfacciatamente 'scoperti' i dialoghi, quasi estranea la recitazione. Ne esce un Dracula stanco e meditabondo, che fronteggia un Val Helsing deciso e non rassegnato. Il risultato è un film di genere di bella 'normalità', non privo di qualche fascino espressivo, certo carico di crudezze. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e segnato da violenze.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato sia in programmazione ordinaria che in altre circostanze soprattutto come proposta per adulti e appassionati del 'genere'. Molta attenzione è pertanto da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.

Le altre valutazioni

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