DRIVEN

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Amicizia, Sport
Genere
Avventuroso
Regia
Ranny Harlin
Durata
115'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Sylvester Stallone Jan Skrentny, Neal Tabachnick
Musiche
BT
Montaggio
Stuart Levy, Steve Gilson

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: Jan Skrentny, Neal Tabachnick - Scenegg.: Sylvester Stallone - Fotogr.(Scope/a colori): Mauro Fiore - Mus.: BT - Montagg.: Stuart Levy, Steve Gilson - Dur.: 115' - Produz.: Elie Samaha, Sylvester Stallone, Ranny Harlin.

Interpreti e ruoli

Sylvester Stallone (Joe Tanto), Kip Pardue (Jimmy Bly), Estella Warren (Sophia), Gina Gershon (Katia), Burt Reynolds (Carl), Robert Sean Leonard (Demile), Til Schweiger (Beau Brandrnburg)

Soggetto

Nel campionato mondiale automobili di formula Cart, Jimmy Bly, giovane ancora inesperto, ha cominciato molto bene ma adesso accusa qualche passaggio a vuoto. Per risollevare la sorti della squadra in vista delle prove finali, il manager Carl, costretto alla sedia a rotelle, richiama in servizio Joe Tanto, un 'grande' del passato messo da parte dopo litigi e incomprensioni. Dalla parte opposta nemmeno Beau, il campione in carica, é tranquillo: Sophia, la fidanzata, non sopporta di essere messa sempre in secondo piano e lo lascia. Continua però a frequentare i box e così, poco dopo, finisce al fianco di Jimmy. Inoltre Katia, ex moglie di Joe, ora ha sposato Memo, il terzo pilota, che però viene recuperato per la penultima gara a Chicago. Intanto Sophia, capito l'errore, si è riconciliata con Beau, e Jimmy ci è rimasto molto male. Sotto il diluvio Memo va fuori pista, e Jimmy si ferma per andarlo a salvare. Tutti e due finiscono in ospedale. A Detroit si disputa l'ultima corsa. Jimmy é ancora infortunato ma stringe i denti e parte. Lo sfida è all'ultimo metro, ma alla fine Joe, inserendosi opportunamente, favorisce il sorpasso decisivo su Beau da parte di Jimmy, che vince e si laurea campione.

Valutazione Pastorale

Nonostante l'immagine ariosa in formato cinemascope e un montaggio serrato alla maniera dei video, il film è di estrema modestia. La favoletta infatti corre ( é giusto dire così, visto l'argomento) sui più prevedibili dei binari: lo sport come rivalità, anzi come terreno sul quale riversare tutte i problemi personali, sentimentali, di carriera, di equilibrio. Stallone, autore anche della sceneggiatura, si è riservato il ruolo del 'vecchio saggio', prodigo di consigli per il giovane, a suon di frasi fatte, con toni sentenziosi e didascalici. Il copione gira a vuoto tra spettacolari inquadrature dei circuiti verso il lieto fine in cui tutto va a posto, tutti sono sereni e riconciliati. Non si può però nemmeno essere troppo critici. Se la realtà è un'altra, almeno in un film si può sperare che un pilota rinunci ad una vittoria per andare a soccorrere un collega. Questo per dire che, dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come positivo, quindi accettabile, anche se va aggiunto semplicistico, per chiarire che i buoni sentimenti sono di tono sbrigativo e molto manierato.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Qualche recupero può avvenire in eventuali occasioni di passatempo facile e poco impegnativo.

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