Orig.: Italia (2012) - Sogg.: tratto dal racconto "E' nata una star" di Nick Hornby - Scenegg.: Massimo Gaudioso, Lucio Pellegrini, Michele Pellegrini - Fotogr.(Scope/a colori): Gogò Bianchi - Mus.: Gabriele Roberto - Montagg.: Clelio Benevento - Dur.: 90' - Produz.: Beppe Caschetto per IBC Movie, Warner Bros Entertainment Italia.
Interpreti e ruoli
Luciana Littizzetto (Lucia), Rocco Papaleo (Fausto), Pietro Castellitto (Marco), Michela Cescon (Elena), Ninni Bruschetta (Rasero), Gisella Burinato (Marisa), Fausto Maria Sciarappa (Goretti), Cristina Odasso (Federica), Valeria Milillo (Carla), Alice Torriani (Lorena), Christian Burruano (Nicola), Giovanni Esposito (Sauro), Tatiana Lepore . (Manuela)
Soggetto
Una mattina Lucia trova nella buca delle lettere un dvd contenente un film dal chiaro contenuto erotico. Lo guarda e resta senza parole quando scopre che il protagonista è suo figlio Marco, 19 anni. Superato lo stupore iniziale, al ritorno a casa lo dice al padre Fausto. Insieme cercano una strategia da adottare nei confronti del figlio. La situazione è talmente 'nuova' da rendere difficile il "che fare". Comincia così un percorso di ricerca dei luoghi e delle persone che hanno partecipato alla 'produzione'. Quando tutta la vicenda è stata ricostruita, Marco dice al padre che avrebbe intenzione di proseguire in quella 'attività', cosi a tempo perso e stavolta alla luce del sole. Fausto sembra d'accordo, mentre Lucia capisce che creare attriti e dissapori non è mai la strada migliore da seguire.
Valutazione Pastorale
Sullo spunto iniziale della scoperta che il figlio ha partecipato ad un film porno, il copione resta in seguito bloccato, senza lasciar intuire un qualche sviluppo narrativo. I finti tentativi per cambiare appaiono sempre meno convinti e più orientati a lasciare le cose come stanno. Anzi per la mamma, che ha verificato con sorpresa la 'dotazione' del figlio, scatta la curiosità di sapere se quelle misure appartenevano anche al nonno defunto. Fausto invece vede la situazione nella prospettiva di poter frequentare le ragazze coinvolte nel 'lavoro'. Tutto veramente risibile, troppo accomodante, parecchio insinuante. Esempio di una commedia italiana ormai al fondo dell'inventiva e dell'incapacità di dialogare con il 'reale'. La chiave di lettura ironico-surreale si sgonfia sul tono compiacente, caramelloso e buonista che avvolge le singole situazioni. Fino allo stonato fervorino finale di Lucia (con voce f.c.), dove tutto si aggiusta, i contrasti scompaiono, tutti siamo bravi, giusti, comprensivi. Nel rischio di appiattire qualunque differenza a favore di un giustificazionismo dagli esiti incerti. La commedia non mette più alla berlina costumi e abitudini ma li registra in modo acritico e talvolta corrivo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e non privo di scabrosità.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria con qualche cautela anche in relazione al tipo di pubblico presente. Da evitare per minori e bambini, e per loro attenzione è da tenere anche in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.