Escape room

Valutazione
Complesso, Dibattiti, Problematico
Tematica
Avventura
Genere
Azione
Regia
Adam Robitel
Durata
99'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Usa
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Bragi F. Schut, Maria Melnik
Fotografia
Marc Spicer
Musiche
John Carey, Brian Tyler
Montaggio
Steve Mirkovich

Interpreti e ruoli

Deborah Ann Woll . (Amanda), Tyler Labine (Mike), Tyler Russel (Zoey), Logan Miller . (Ben), Nik Dodani (Danny), Adam Robitel (Gabe)

Soggetto

Sei persone che non si conoscono tra di loro ricevono uno strano pacchetto con un puzzle a forma di cubo. Risolto il puzzle, sono ammesse ad entrare nella Escape room della Minos, fatta di stanze chiuse da cui si può uscire solo dopo aver risolto un enigma, con un premio di 10 mila dollari per chi lo indovinerà…

Valutazione Pastorale

Il copione inevitabilmente si muove sulla scia di altre storie similari: qui si tratta di sei individui, uomini e donne, messi insieme del tutto casualmente che a poco a poco devono fare i conti con la domanda centrale: perché siamo riuniti e chi muove le fila di tutto? Mentre il quesito si fa largo tra i presenti, le occasioni di pericolo e di rischio aumentano, una crescente paura a poco a poco paralizza i malcapitati presenti, i quali cominciano a dubitare fortemente l’uno dell’altro. Si diceva di storie già viste, perché quello di un gruppo che lotta contro un nemico invisibile è meccanismo risaputo, declinato talvolta in modo originale, talaltra battendo strade percorse in precedenza. La differenza dovrebbe essere affidata a scarti narrativi imprevedibili, che in questo caso risultano però latitanti. Non c’è la suspence del thriller né si raggiunge il triste horror splatter alla Saw; qualche momento di sorpresa appare, ma tutto resta affidato ad un certa prevedibilità, una sorta di gioco al massacro con poca voglia di sorprendere e una conclusione forse già prevista. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con attenzione per i non appassionati del “genere”. L’unica nota che può indurre alla riflessione è il tono di metafora che caratterizza i vari problemi riguardanti i sei coinvolti e che fanno riferimento ad altrettanti nodi scoperti della vita americana.

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