FALSE VERITA’

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Giallo - Triller, Letteratura, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Atom Egoyan
Durata
108'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Canada, Gran Bretagna, Stati Uniti
Titolo Originale
Where the Truth Lies
Distribuzione
Fandango
Soggetto e Sceneggiatura
Atom Egoyan tratto dal romanzo omonimo di Rupert Holmes
Musiche
Mychael Danna
Montaggio
Susan Shipton

Orig.: Canada/Gran Bretagna/Stati Uniti (2005) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Rupert Holmes - Scenegg.: Atom Egoyan - Fotogr.(Scope/a colori): Paul Sarossy - Mus.: Mychael Danna - Montagg.: Susan Shipton - Dur.: 108' - Produz.: Robert Lantos - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Kevin Bacon (Lanny Morris), Colin Firth (Vince Collins), Alison Lohman (Karen O'Connor), Rachel Blanchard (Maureen O'Flaherty), David Hayman (Reuben), Rebecca Davis (Denise), Sonja Bennett (Bonnie Trout), Maury Chaykin (Sally Sanmarco), Anna Silk . (Gina)

Soggetto

In una sorta di andata-ritorno tra anni '50 e anni '70, viene ripercorsa la storia di Lanny e Vince, famosa coppia di intrattenitori. Tutto comincia perché Karen O'Connor, aspirante giornalista, indagando sulla separazione artistica della coppia, riporta a galla la morte in circostanze misteriore di un ragazza nella camera d'albergo dei due. Un malore, una violenza, un omicidio? Le versioni sembrano tutte possibili. Fino a quando Vince muore, e si evidenza che a uccidere la ragazza é stato Ruben, un cameriere dell'albergo.

Valutazione Pastorale

Benché tratto da un romanzo omonimo di successo, e passato in concorso al festival di Cannes 2005, questo film di Atom Egoyan comincia con propositi di un indagine severa sul cinismo di certo mondo dello spettacolo, ma finisce per seguire altre strade, più facili e commerciali. Il tono da thriller e quello dell'incrocio, pirandelliano, di tutte le verità possibili é sovrastato da un eccesso di rappresentazione delle morbosità fine a se stesso. Si scivola senza misura in frequenti passaggi che, mentre vorrebbero essere quasi di denuncia, diventano sequenze di palese 'voyeurismo'. Troppa insistenza, troppo compiacimento nel descrivere perversione e crimine, corruzione e seduzioni varie. Non che non ci siano agganci di realtà, ma la materia va trattata con attenzione e rispetto. Per questi motivi il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inaccettabile, e nell'insieme negativo. UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. Nonostante il divieto ai 14 anni, molta attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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