FIGLI-HIJOS

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Famiglia - genitori figli, Giustizia, Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Marco Bechis
Durata
100'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Musiche
Jacques Lederlin, Daniel Buira con "La Chilinga"
Montaggio
Jacopo Quadri

Orig.: Italia (2001) - Sogg. e scenegg.: Marco Bechis, Lara Fremder - Fotogr.(Panoramica/a colori): Fabio Cianchetti - Mus.: Jacques Lederlin, Daniel Buira con "La Chilinga" - Montagg.: Jacopo Quadri - Dur.: 100' - Produz.: Amedeo Pagani, Vittorio Cecchi Gori.

Interpreti e ruoli

Carlos Echevarria (Javier Ramos), Julia Sarano (Rosa Ruggieri), Stefania Sandrelli (Victoria Ramos), Enrique Pineiro (Raul Ramos), Evita Ciri (fidanzata di Javier), Antonella Costa (partoriente), Delia Caseaux . (Julia Borman), ( ostetrica)

Soggetto

Argentina, dicembre 1977. Durante la dittatura militare due gemelli, maschio e femmina, vengono separati alla nascita. Milano, gennaio 2001. Javier Ramos, un giovane benestante, riceve la visita di Rosa, una ragazza argentina che gli ha spedito numerose e-mail e che sostiene di essere sua sorella gemella. Javier non le crede ma, attanagliato dal dubbio, la segue a Barcellona. Qui i due incontrano l'ostetrica che riferisce su come si sono svolti i fatti. Al momento della loro nascita, lei era riuscita a mettere in salvo la bambina, mentre i coniugi Ramos, fingendo una gravidanza della moglie, aveva portato via il maschio. Javier convince Rosa a fare l'esame del DNA. Mentre anche i coniugi Ramos arrivano a Barcellona e hanno una violenta discussione con Rosa, il test del DNA dice che tra Rosa e Javier non ci sono legami parentali. Loro non sono fratelli, ma lui è comunque figlio di desaparecidos: Ramos infatti a quei tempi era pilota militare sugli aerei che gettavano nel vuoto i dissidenti. Javier torna in Italia dai genitori. Poi, come fa per passione e sport, sale sull'aereo e si getta col paracadute e sembra che stavolta precipiti nel vuoto. Buenos Aires, marzo 2001. Javier e Rosa marciano per le strade della città. Fanno parte di un gruppo di giovani, figli dei desaparecidos, che protestano contro il fatto che un generale della dittaura sia in libertà.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un film che affronta il dramma dei desaparecidos dal punto di vista dei figli dei dissidenti fatti scomparire durante la dittatura militare argentina negli anni '70. Il regista dunque riprende il tema che era già stato al centro del suo precedente "Garage Olimpo". Questa nuova riflessione sull'argomento tuttavia non riesce ad essere convincente. Intorno ad un fatto storicamente vero, infatti, Bechis costruisce una storia piena di elementi non ben elaborati e che risultano poco realistici. La lentezza del racconto, scandita da lunghi silenzi e tempi morti, è alimentata da un incerto sviluppo narrativo e da una psicologia dei personaggi non sempre lineare che ne impedisce una convincente costruzione. Ferma restando la validità della denuncia contro la dittatura argentina (e contro tutte le dittature), il film appare irrisolto in quanto non riesce a costruire una storia che sia in grado di dare consistenza e profondità al messaggio di cui vorrebbe farsi portavoce. Tra alcuni momnti suggestivi e altri in cui ci sarebbe voluti maggior dolore e drammaticità, il film, dal punto di vista pastorale, resta in ogni caso positivi, accettabile quindi e sostanzialmente di semplice lettura. UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in numerose occasioni, anche scolastiche e didattiche, per affrontare una tragica pagina di storia recente e recuperarne la memoria per i più giovani.

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