FIRE

Valutazione
Complesso, Discutibile, Dibattiti**
Tematica
Amicizia, Omosessualità, Politica-Società, Rapporto tra culture
Genere
Metafora
Regia
Deepa Mehta
Durata
103'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
India
Titolo Originale
FIRE
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Deepa MethaDeepa Metha
Musiche
A.R. Rahman

Sogg e Scenegg.: Deepa Metha - Fotogr.: (Panoramica/a colori) Giles Nuttgens - Mus.: A.R. Rahman - Mon- tagg.: Barry Farrell - Dur.: 103' - Produz.: Deepa Metha, Bobby Bedi

Interpreti e ruoli

Shabana Azmi (Radha), Nandita Das (Sita), Kulbushan Kharban- da (Ashok), Jaaved Jaaferi (Jatin), Ranjit Chowdhry (Mundu), Kushal Rekhi (Biji), Alice Poon (Julie), Ram Gopal Bajaj (Swamiji), Meher Chand, Baha- dur Chand, Avijt Dutt, Shasea Bahadur.

Soggetto

Una famiglia di oggi a Nuova Delhi. Radha si divide tra la tavola calda gestita dal marito Ashok e il loro appartamento al piano di sopra, dove abitano anche la vecchia madre di Ashok, Biji, e il fratello di lui, Jatin. Al gruppo si unisce Sita, la giovane sposa di Jatin. Sita aiuta Radha in cucina e si occupa di Biji. Jatin ha come amante una ragazza cinese che lo ossessiona; Ashok e Rada sentono il peso di un matrimonio sterile che dura ormai da quindici anni; il servitore Mundu si diverte a scandalizzare Biji, guardando video porno presi sottobanco nel negozio di videocassette di Jatin. Sita, che ha carattere deciso e aperto, ha una profonda influenza su Radha, che è da lei incuriosita e affascinata. Trascurate dai rispettivi mariti, le due donne cominciano ad entrare in una confidenza sempre maggiore, che le porta ad avviare una relazione intima e affettuosa. Questa situazione viene per un po' tenuta nascosta, ma un giorno viene scoperta e porta lo scompiglio all'interno del nucleo familiare. I due mariti devono misurarsi con donne dal carattere ormai cambiato e pronto a rischiare maggiormente sul piano personale e sociale.

Valutazione Pastorale

Com' è noto, in India si producono oltre ottocento film l'anno, una produzione sterminata rivolta a venire incontro alle esigenze di un pubblico variegato e frammentario. Tra i temi centrali della cinematografia indiana c'è l'intento di esplorare le contraddizioni che esistono tra il vecchio e il nuovo, tra Est e Ovest, tra la sfera spirituale e quella materiale. Su questo quadro di fondo si muove anche Fire, che delinea con sincerità e convinzione tutte le difficoltà legate allo scontrarsi di tradizioni antiche con il richiamo della modernità. Un conflitto che crea dolori, strappi, lacerazioni e lascia 'sul campo' ferite molto profonde. La famiglia, nucleo dalla struttura consolidata, subisce i colpi più forti, e il film diventa metafora delle grandi trasformazioni in atto oggi in tutto il subcontinente indiano. Può suscitare qualche perplessità il fatto che la presenza di tali trasformazioni sia affidata ad un rapporto omosessuale, ma il tono con cui è proposto esclude compiacimenti a vantaggio della presa d'atto di difficili problematiche socio-culturali. Per questo, dal punto di vista pastorale, il film, visto nella sua complessità sfaccettata e sfumata, è da valutare come discutibile e da suggerire per dibattiti. Utilizzazione: si tratta di un tipico prodotto da utilizzare, più che in programmazione ordinaria, in occasioni mirate, come veicolo di riflessione su argomenti quali: la famiglia, l'India, i rapporti tra Occidente e Oriente.

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