First Man. Il primo uomo

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Avventura, Famiglia, Malattia, Scienza, Storia
Genere
Avventuroso, Drammatico
Regia
Damien Chazelle
Durata
141'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
First Man
Distribuzione
Universal Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Soggetto: dal libro biografico di James R. Hansen. Sceneggiatura: Josh Singer
Fotografia
Linus Sandgren
Musiche
Justin Hurwitz
Montaggio
Tom Cross

Prod.: Wyck Godfrey, Marty Bowen, Isaac Klausner, Damien Chazelle

Interpreti e ruoli

Ryan Gosling (Neil Armstrong), Claire Foy (Janet Shearon Armstrong), Corey Stoll . (Buzz Aldrin), Lukas Haas (Mike Collins), Jason Clarke (Edward Higgins White)

Soggetto

America anni '60. Neil Armstrong è un pilota in servizio alla NASA. Attraversa tutte le fasi che vivono lui e i suoi colleghi, destinato infine nel 1969 a essere prescelto come primo uomo che metterà piede sulla Luna…

Valutazione Pastorale

Il film ha aperto la Mostra del Cinema della Biennale di Venezia 2018, evento insolito e particolare in quanto accadeva per la seconda volta allo stesso regista dopo “La la Land” nel 2016. Damien Chazelle ricostruisce lo straordinario anno dello sbarco sulla Luna, il 1969, nella prospettiva di un uomo, l’astronauta Neil Armstrong. Il punto di partenza è un libro scritto da James R. Hansen e il copione comincia con uno sguardo d’insieme ad ampio raggio sulla comunità dei piloti della Nasa, le loro famiglie, i loro caratteri. Per poi concentrarsi su Neil Armstrong, del quale si ripercorrono le vicende talvolta sofferte e drammatiche, segnate dalla morte della figlioletta che lascia nei genitori un vuoto profondo. Film di forte impronta americana, laddove l’impresa quasi eroica e solitaria di Armstrong si apparenta a quella dei grandi eroi che hanno lasciato un’impronta storica nella mitologia USA: Ryan Goslin è un Armstrong, uomo coraggioso che supera fragilità e incertezze, supportato dalla moglie Janet, la britannica Claire Foy, in un ruolo che offre all'impresa forza, tenacia, solidità. Film suggestivo ed emozionante, nella scia di quel cinema americano che ha segnato le tappe del rapporto uomo/infinito come sfida, come provocazione, come capacità di superare i limiti. Grazie a una regia sempre incisiva e significativa, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte successive occasioni per avviare riflessioni su un cinema americano che esalta il proprio passato e guarda con fiducia al futuro.

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