FLAGS OF OUR FATHERS

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti ***
Tematica
Guerra, Morte, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Clint Eastwood
Durata
130'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Flags of Our Fathers
Distribuzione
Warner Bros Italia
Soggetto e Sceneggiatura
William Broyles jr., Paul Haggis dal romanzo omonimo di James Bradley, Ron Powers
Musiche
Clint Eastwood
Montaggio
Joel Cox

Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: dal romanzo omonimo di James Bradley, Ron Powers - Scenegg.: William Broyles jr., Paul Haggis - Fotogr.(Scope colori): Tom Stern - Mus.: Clint Eastwood - Montagg.: Joel Cox - Dur.: 130' - Produz.: Clint Eastwood, Steven Spielberg, Adam Goodman.

Interpreti e ruoli

Ryan Philippe (John Bradley), Adam Beach (Ira Hayes), Jesse Bradford (Rene Gagnon), Jamie Bell (Ralph Ignatowski), Joseph Cross (Franklin Sousley), Neal McDonough. (cap. Severance), Paul Walker (Hank Hansen), Barry Pepper (serg. Mike Strank), Stark Sands . (Walter Gust), Matt Huffman (ten. Harold Schrier), Robert Patrick (col. Chandler Johnson), Melanie Lynskey (Pauline Harnois)

Soggetto

L'esercito americano esce vittorioso dalla battaglia combattuta sull'isola di Iwo Jima contro i giapponesi quasi a conclusione della seconda guerra mondiale. In particolare sei soldati (cinque marines e un ufficiale sanitario della Marina) vengono individuati come quelli immortalati da un fotografo nell'atto di piantare la bandiera statunitense sulla vetta del monte Suribachi. Tornati in patria, il loro ruolo diventa ora quello di visitare città e citaddine per tenere vivo l'orgoglio nazionale e raccogliere fondi per le magre casse dell'esercito.

Valutazione Pastorale

Una battaglia epocale, quella combattuta a Iwo Jima tra il 19 febbraio e il 26 marzo 1945. Gli americani ne escono vittoriosi, ma il successo costruito a carissimo prezzo (anche di vite umane)va evidenziato, ingigantito e propagandato il più possibile. Anche a costo di dare conferma a quanto diceva John Ford in un passagggio di "L'uomo che uccise Liberty Valance": "Tra la leggende e la storia, stampa sempre la prima". La bandiera, allora, e la fotografia: Eastwood, patriota senza retorica, non rinnega alcunché. Gioia e soddisfazione vanno di pari passo con dolori, frustrazioni, e anche con sotterfugi, manovre, bugie. In una narrazione di grande respiro, la guerra combattuta al ronte procede di pari passo con la guerra combattuta a casa, e gli eroismi con il fucile si ripetono nella vita quotidiana, per sopravvivere un'altra volta. Storia quindi, ma anche cronaca, sguardo affettuoso, compassionevole, partecipato. Un bel film del filone antibellico che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile,problematicoe adatto per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in molte altre circostanze, per la su sincerità e capacità di descrizione 'veritiera'.

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