FLORIDA

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti *
Tematica
Anziani, Famiglia - genitori figli, Malattia
Genere
Drammatico
Regia
Philippe Le Guay
Durata
110'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
Florida
Distribuzione
Academy Two
Soggetto e Sceneggiatura
Jerome Tonnerre, Philippe Le Guay
Musiche
Jorge Arriagada
Montaggio
Monica Coleman

Orig.: Francia(2015) - Sogg: dal testo teatrale "Le père" di Florian Zeller - Scenegg.: Jerome Tonnerre, Philippe Le Guay (anche adattamento e dialoghi) - Fotogr.(Panoramica/a colori): Jean Claude Larrieu - Mus.: Jorge Arriagada - Montagg.: Monica Coleman - Dur.: 110' - Produz.: Jean Louis Livi, Philippe Carcassone.

Interpreti e ruoli

Jean Rochefort (Claude), Sandrine Kimberlain (Carole), Laurent Lucas (Thomas), Anamaria Marinca (Ivona), Clément Métayer (Robin), Colin Beal (Juliette), Edith Le Merdy . (sg.ra Forgeat), Christel Tual (hostess), Carin Piazzi (hostess), Xavier de Guillebon (figlio di Massoulier), Jocelyn Vignon . (Nancy)

Soggetto

Claude ha 80 anni ed è stato proprietario e dirigente di una importante fabbrica di Annecy. Ora è nella fase in cui sempre più spesso gli capita di avere dei vuoti di memoria, dei momenti di confusione, ma ostinatamente si rifiuta di ammetterlo...

Valutazione Pastorale

Vicino a lui c'è Carol, la figlia maggiore, che lo assiste e asseconda le bizzarre richieste del padre. Lui però in realtà aspetta il ritorno dell'altra figlia che vive in Florida e lui immagina di andare periodicamente a visitare, anche per mangiare le arance della Florida. L'attesa di questa seconda figlia è il punto centrale del racconto, perché l'uomo non sa che in realtà è morta in un incidente e Carol non gli ha detto niente. Così, in questa perenne attesa, l'uomo passa il tempo curando gli ampi spazi della casa di famiglia, tra grandi stanze e giardino fiorito, accettando la presenza prima di una signora francese poi di un badante rumena, con la quale avvia un rapporto più profondo. Ma nelle giornate tranquille si insinuano ogni tanto lampi improvvisi di follia. E' esemplare la linearità e la calma con cui la regia descrive questi inaspettati momenti di perdita di controllo. I problemi nascono proprio quando il clima viene tenuto basso e sotto silenzio. A dire che la malattia è forse senza ritorno ma che la presenza confortevole e misurata della famiglia resta fondamentale per aiutare a superare le difficoltà. Il regista compone un ritratto che mette insieme umorismo e dramma, che non si nasconde nulla dei problemi ma li guarda con positività e coerenza di racconto. Aiutato in questo dalla presenza, nel ruolo di Claude, di Jean Rochefort, grande attore della vecchia guardia francese. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare i programmazione ordinaria e in molte altre occasioni, per avere un testo bello e incisivo sui cui avviare riflessioni sulla malattia dell'Alzheimer.

Le altre valutazioni

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