FRATELLO,DOVE SEI?

Valutazione
Accettabile, problematico**
Tematica
Amicizia, Giustizia, Libertà, Movimenti e sette, Politica-Società
Genere
Commedia
Regia
Joel Coen
Durata
110'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
O brother,where art thou?
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Ethan Coen & Joel Coen basato sull' "Odissea" di Omero
Musiche
T Bone Burnett
Montaggio
Roderick Jaynes e Tricia Cooke

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg.: basato sull' "Odissea" di Omero - Scenegg.: Ethan Coen & Joel Coen - Fotogr.(Scope/a colori): Roger Deakins - Mus.: T Bone Burnett - Montagg.: Roderick Jaynes e Tricia Cooke - Dur.: 110' - Produz.: Ethan Coen.

Interpreti e ruoli

George Clooney (Ulysses Everett McGill), John Turturro (Pete), Tim Blake Nelson (Delmar), Charles Durning (Pappy O'Daniel), John Goodman (Big Dan Teague), Michael Badalucco (George Babyface Nelson), Holly Hunter (Penny Wharvey), Chris Thomas King (Tommy Johnson), Wayne Duvall . (Homer Stokes), Daniel Von Bargen (sceriffo Cooley), Del Pentecost (Junior O'Daniel)

Soggetto

America,anni '30. Criminale di poco conto condannato tuttavia ai lavori forzati nel Mississippi, Everett Ulysses McGill riesce a fuggire dalla fila dei prigionieri intenti a spaccare pietre. Insieme a lui ci sono Delma, timido e ingenuo, e Pete, confuso e disadattato. Ancora incatenati, i tre cominciano a fuggire senza una meta precisa. A un certo momento, McGill dice di avere un tesoro sotterrato da qualche parte, e che ci sono quattro giorni di tempo per arrivare in quel luogo prima che l'acqua del lago si alzi e ricopra tutta il territorio. Con questo miraggio, McGill convince gli altri due a seguirlo. Il viaggio si rivela disseminato di pericoli, sorprese e eventi imprevedibili. Incontrano Tommy Johnson, un musicista diretto a Jackson dove deve esibirsi alla radio, e loro stessi vengono ingaggiati come cantanti. Poi tocca a Big Dan Teague, un venditore di Bibbie con un occhio solo, che li raggira senza scrupoli. Dopo essersi liberati, e aver incontrato gruppi di persone intenti a riti purificatori nell'acqua, si trovano fianco a fianco del famoso gangster Baby Face Nelson durante una delle sue rapine. Quindi seguono il governatore Pappy O'Daniel impegnato nella campagna per la rielezione e gli forniscono l'aiuto decisivo contro gli appartenenti al Ku Klux Klan. Infine, di fronte alle domande insistenti dei due compagni di viaggio, McGill è costretto a confessare che non esiste alcun tesoro: a lui interessava ritrovare la moglie Penny, che lo aveva lasciato portandosi via le figlie piccole. La rivede, vuole riconciliarsi con lei, ma arriva la polizia e i tre sono di nuovo arrestati. Mentre sono al cappio, il fiume tracima, l'acqua allaga tutto, e i tre riemergono alla fine, pronti ad una nuova vita.

Valutazione Pastorale

Con grande umorismo, i fratelli Coen dicono che il soggetto é "un adattamento molto libero dell' Odissea di Omero", e subito dopo aggiungono di non aver mai letto un verso di quel poema. Il riferimento è dunque un po' ammiccante, un po' provocatorio e trova riscontro nell'ambientazione scelta, geografica e temporale: uno Stato del sud (il Mississippi) nell'America degli anni '30, quelli della grande depressione, della crisi economica, del gangsterismo dilagante. Tre poveracci, tre 'perdenti' attraversano questo scenario, forti solo della loro ingenua vitalità e speranza nel futuro. Un 'road-movie' quindi, un film di viaggio nelle insidie e negli agguati di una società che sa essere cattiva e maligna, ma può anche offrire squarci di bontà e spicchi di ottimismo. In questo senso allora siamo di fronte ad un'Odissea: il ritorno a casa rappresenta il raggiungimento di quel momento di equilibrio che altri uomini e situazioni cercano di allontanare, rimandare, rinviare. Film-poema diventa definizione per niente esagerata: é esemplare infatti la forza visiva con cui Joel Coen plasma i personaggi nelle loro pulsioni interiori, é esatta la capacità di utilizzare una fotografia dai toni caldi e fumosi e la musica country anni '30 per rimandare all'idea di una favola che riscatti l'umanità della persona, la sua capacità di pensare e credere in se e negli altri. Il tono new age é misurato e realistico,attento a metter in campo i movimenti spirituali da un lato e quelli razzisti dall'altro. Film ricco dunque sia nelle immagini che nello svolgersi della vicenda. Dal punto di vista pastorale, la valutazione é senz'altro positiva, anche per le molte problematiche che propone. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria,e recuperato anche in altre circostanze per i tanti argomenti di riflessione che propone.

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