FREDDY VS. JASON

Valutazione
Inaccettabile, farneticante
Tematica
Morte, Violenza
Genere
Horror
Regia
Ronny Yu
Durata
97'
Anno di uscita
2003
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Freddie vs. Jason
Distribuzione
Mediafilm
Soggetto e Sceneggiatura
Damian Shannon & Mark Swift basato sui personaggi creati da Wes Craven e Victor Muller
Musiche
Graeme Revell
Montaggio
Mark Stevens

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: basato sui personaggi creati da Wes Craven e Victor Muller - Scenegg.: Damian Shannon & Mark Swift - Fotogr.(Scope/a colori): Fred Murphy - Mus.: Graeme Revell - Montagg.: Mark Stevens - Dur.: 97' - Produz.: Sean S. Cunningham - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Robert Englund (Freddy Krueger), Ken Kirzinger (Jason Voorhees), Monica Keena (Lory), Kelly Rowland (Kia), Jason Ritter . (Will)

Soggetto

A Springwood Freddy Kruger é caduto nel dimenticatoio: nessuno si ricorda più di lui e non può quindi uccidere bambini innocenti e fare altre vittime. Per cercare di recuperare la precedente situazione, Freddie pensa di fare ricorso a Jason spietato serial killer. Lo riporta in vita e costui lo ripaga, cominciando a seminare di nuovo cadaveri in un gruppo di studenti. Ma Jason va troppo oltre, Freddy non riesce più a controllarlo e allora non gli resta che sfidarlo. Intanto i ragazzi cercano di mettere le mani sul farmaco che impedisce i sogni: vogliono vincere la paura che fa loro sembrare veri quei terribili mostri. Al termine di uno scontro senza esclusione di colpi, Lori, la ragazza del gruppo, riesce ad eliminare Freddy, che già aveva fatto fuori Jason. Ma é un'illusione: Jason riemerge dall'acqua.

Valutazione Pastorale

L'idea di mettere insieme i protagonisti di due differenti 'serie' cinematografiche (il Freddy Kruger di "Nightmare" e il Jason di "Venerdì 13") si risolve in una infelicissima miscela di effettacci del peggior horror possibile. Non essendoci una trama precisa (se non quella di un esilissimo spunto sulle paure giovanili e sui difficili tentativi per scacciare i cattivi sogni e tornare alla realtà), il copione resta tutto concentrato su una violenza bieca e malvagia, caratterizzata da un crescendo di stupri, infanticidi, omicidi efferati: con il contorno abituale di un rock esasperato che dà all'azione il necessario tocco satanico. Ne esce un pastrocchio per niente divertente ma anzi compiaciuto e proprio per questo pericoloso: all'insegna di atteggiamenti da setta e di pensieri improntati all'eliminazione fisica cruenta. Un prodotto da cui prendere sicuramente le distanze. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inaccettabile, e nell'insieme farneticante. UTILIZZAZIONE: é da evitare, sia in programmazione ordinaria, sia in altre occasioni. Nonostante il divieto ai minori di 14 anni, molta attenzione è da tenere in previsione di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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