GHOST SON

Valutazione
Inconsistente, farneticante
Tematica
Donna, Giallo - Triller, Violenza
Genere
Horror
Regia
Lamberto Bava
Durata
96'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Gran Bretagna, Italia, Spagna, Sud Africa
Titolo Originale
Ghost Son
Distribuzione
Moviemax
Musiche
Paolo Vivaldi
Montaggio
Raimondo Aiello

Orig.: Gran Bretagna/Italia/Sud Africa/Spagna (2005) - Sogg. e scenegg.: Lamberto Bava, Silvia Ranfagni - Fotogr.(Scope/a colori): Giovanni Canevari - Mus.: Paolo Vivaldi - Montagg.: Raimondo Aiello - Dur.: 96' - Produz.: Enzo Giuglioli, Marco Guidone.

Interpreti e ruoli

Laura Harring (Stacey), John Hannah (Mark), Pete Postlethwaite (Doc), Carolina Cataldi Tassoni (Elizabeth), Mosa Kaiser . (Thandi)

Soggetto

Mark e Stacey vivono felici nella fattoria di lui in Africa. All'improvviso Mark muore, ma lei decide di non lasciare la loro grande casa e la terra circostante. In sogno rivede Mark, crede di fare l'amore con lui e poco tempo dopo si accorge di essere incinta. Nasce Martin e Stacey continua a 'vedere' la presenza di Mark, fino al punto che alcuni atteggiamenti del piccolo le appaiono come fatti da Mark stesso. L'incubo dello sdoppiamento della personalità si impadronisce di Stacey, che scende sull'orlo della follia. Riesce tuttavia a riprendersi, e finalmente decide di partire, lasciandosi tutto allle spalle. Dieci anni dopo, con Martin ormai adolescente, torna in quel luogo ormai abbandonato.

Valutazione Pastorale

Si tratta di una storia totalmente scombinata, frammentaria, insulsa. Per più di mezz'ora non succede niente, e in seguito la presenza del neonato quale tramite del defunto marito va avanti con grande fatica, con risibili pretesti per allungare il racconto, con dialoghi veramente approssimativi. L'amore assoluto che c'era tra Stacey e Mark si trasforma in terrore. Forse l'amore assoluto fa male? Forse in ogni bambino si nasconde un diavolo? Mancano il tempo, la voglia, la materia per rispondere a questi interrogativi tirati fuori a forza da un copione che vola troppo basso per meritarli. Bisogna restare al grado zero e mettere in evidenza i limiti di un film che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come inconsistente, e nell'insieme farneticante. UTILIZZAZIONE: il film potrebbe essere utilizzato ma allo stesso modo può anche non esserlo, senza nulla togliere allo spettatore. Attenzione é comunque da tenere per più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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